Indagini in corso

Strage bus Mestre: la rottura dello sterzo provocata da pneumatici (irregolari) troppo larghi

La scheda tecnica del mezzo avrebbe previsto gomme più strette di quelle montate. Inoltre, anche i bulloni dei cerchioni non sarebbero stati fissati a dovere

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Il bus precipitato dal Cavalcavia di Mestre

Proseguono le indagini in merito all’incidente del bus Mestre, la strage del pullman caduto dal cavalcavia il 3 ottobre 2023 che ha causato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 14.

A fine giugno c'era stata l'ultima decisiva svolta: la perizia tecnica ha stabilito che a provocare l'incidente è stata la rottura dello sterzo.

Ma perché lo sterzo s'è rotto? Ora arriva una possibile spiegazione.

Sotto la lente, le gomme del bus: sembra infatti che gli pneumatici montati sul mezzo pubblico fossero più grandi del normale, questo per sostenere meglio il mezzo elettrico, reso più pesante di un pullman standard a causa delle batterie, appunto molto pesanti.

Strage del bus di Mestre: l'ipotesi degli pneumatici troppo larghi

Insomma, pneumatici irregolari potrebbero aver provocato l'incidente dell'autobus che lo scorso 3 ottobre 2024 è precipitato dal cavalcavia della Vempa a Mestre.

Nella tragedia sono morte 22 persone, l'ultima vittima è deceduta in ospedale ad aprile 2024 e 14 sono rimaste ferite.

La scheda tecnica del mezzo prevedeva gomme più strette di quelle montate: erano montati pneumatici con il numero 305, anche se per quel tipo di bus dovevano essere utilizzati quelli con una larghezza massima di 275.

Inoltre, anche i bulloni dei cerchioni non sarebbero stati fissati a dovere, con i perni che erano troppo corti proprio per via della larghezza eccessiva delle gomme montate.

Esclusa la colpevolezza dell'autista

L'autopsia sul corpo dell'autista, il trevigiano Alberto Rizzotto, unica vittima italiana della strage, aveva escluso l'ipotesi iniziale di un malore del conducente.

Il conducente trevigiano Alberto Rizzotto

Le immagini delle telecamere, interne ed esterne dell'autobus, avrebbero inoltre confermato che Rizzotto aveva le mani sul volante e che non c'è stata nessuna distrazione da parte del conducente.

Il video del tragico incidente ripreso da una telecamera della zona:

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