Proseguono le indagini

Salgono a 22 le vittime della strage del bus di Mestre, deceduta in ospedale una turista spagnola

Rosalia Rodriguez Mendez, 52 anni, era stata ricoverata in gravissime condizioni a Padova. Purtroppo dopo 5 mesi di cure non ce l'ha fatta

Salgono a 22 le vittime della strage del bus di Mestre, deceduta in ospedale una turista spagnola
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Rosalia Rodriguez Mendez, la sera dello scorso 3 ottobre 2023, si trovava sul bus diretto a un campeggio della zona che è tragicamente precipitato dal cavalcavia a Mestre, finendo vicino ai binari dopo un volo di una decina di metri. Poi il mezzo elettrico è stato divorato dalle fiamme.

Salgono a 22 le vittime della strage del bus di Mestre

Rosalia Rodriguez Mendez, 52enne spagnola, è la 22esima vittima della strage di Mestre. La turista è deceduta all'ospedale di Padova dopo sei mesi di ricovero.

Il bus precipitato dal cavalcavia a Mestre

Le sue condizioni erano subito apparse critiche e, insieme ad altri 14 passeggeri, era stata ricoverata in codice rosso. Nonostante i mesi di lotta tra la vita e la morte, non è sopravvissuta. Il fratello, che aveva riportato ferite meno gravi, era stato dimesso il 26 ottobre.

Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

Il nome della turista spagnola si aggiunge alle altre 21 vittime della strage, tra cui l'unico italiano il trevigiano Alberto Rizzotto, autista del bus. Resta in ospedale solo una bambina di quattro anni, il cui recupero nel reparto di chirurgia plastica procede regolarmente.

Il conducente trevigiano Alberto Rizzotto

Proseguono le indagini

Sei mesi dopo l'incidente, le indagini sulla sua dinamica e le responsabilità sono ancora in corso. Dopo che le perizie sul cuore dell'autista hanno escluso l'ipotesi iniziale secondo cui a causare l'incidente fosse stato un malore, le indagini si sono concentrate su un guasto tecnico del mezzo.

Un frame del video che ha ripreso la caduta del bus

La procura ha disposto diversi accertamenti, tra questi anche la perizia sullo sterzo del bus per determinare se sia rotto in seguito alla caduta o prima dell'incidente. I risultati di questi accertamenti, tuttavia, sono ancora segreti.

Nell'ambito dell'inchiesta sono attualmente indagate quattro persone, tra cui il dirigente dei Lavori pubblici del Comune e l'amministratore delegato della società La Linea.

Il cordoglio del Presidente Zaia

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo aver appreso la notizia della morte della turista spagnola ha espresso il proprio cordoglio.

“Abbiamo continuato a sperare, in questi mesi, che il tragico bilancio dell’incidente sul cavalcavia di Mestre, avvenuto il 3 ottobre scorso, non si aggravasse ulteriormente. I sanitari dell’ospedale di Padova mi hanno invece appena informato che è mancata questa mattina una delle passeggere del bus, che era rimasta gravemente ferita.

Si tratta della turista spagnola Rosalia Rodriguez Mendez, di 52 anni. Una persona di grande spessore, innamorata della vita, della cultura e dell’arte, che ha lottato con tenacia contro le conseguenze drammatiche dell’incidente e delle ustioni. A nome mio personale e della Regione del Veneto esprimo le più sentite condoglianze ai familiari della vittima e in particolare al fratello della signora, anche lui ricoverato tra i feriti del terribile incidente, ma dimesso il 26 ottobre scorso”.

“Le condizioni della signora – ha sottolineato il presidente Zaia – erano risultate da subito molto critiche. Ricoverata in codice rosso immediatamente dopo l’incidente, insieme ad altri 14 passeggeri, la signora spagnola è rimasta in cura a Padova per oltre cinque mesi, ma purtroppo non ce l’ha fatta.

Sale quindi a 22 il numero delle persone che hanno perso la vita in quel terribile incidente, di cui ancora si stanno accertando la dinamica e le responsabilità. Dei quindici pazienti feriti resta ancora ricoverata una bambina di quattro anni, il cui decorso nel reparto di chirurgia plastica, risulta regolare. Il mio ringraziamento va ai soccorritori intervenuti in quella tremenda sera e ai medici e ai sanitari che nei mesi successivi si sono occupati di tutti i feriti e dei loro familiari, comprensibilmente sotto shock”.

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