Pusher fermato per un controllo, in casa nascondeva 30 chili di marijuana
Soddisfatto il Governatore Zaia: "Un plauso per questa operazione, nel Veneto non c’è spazio per questa gente e non abbasseremo mai la guardia".
Era un vero e proprio supermarket della droga quello che l'uomo fermato in strada dai Carabinieri nascondeva nella propria abitazione.
Un supermarket della droga
Trenta chili di marijuana. E poi sacchettini per il confezionamento, bilancino. Insomma tutto il necessario per smerciare il prodotto agli acquirenti. Un quantitativo che, una volta venduto al dettaglio, gli sarebbe potuto fruttare "la bellezza" di 150mila euro. Ma questo business illegale è stato interrotto, fermato, bloccato dall'intuito dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Donà di Piave che ieri, giovedì 19 novembre 2020, all'altezza di via Barcis, hanno fermato alle 7 di mattina un uomo, un 31enne di origini albanesi, che stava percorrendo la strada a bordo della sua automobile.
Il sospetto dei militari dell'Arma
L'uomo, una volta fermato dai militari dell'Arma, ha mostrato un certo nervosismo. E tutta quella agitazione ha indotto i Carabinieri a procedere con una perquisizione nell'abitazione del 31enne. Una volta lì, la scoperta: in una stanza chiusa a chiave nel piano mansardato, sono stati trovati due borsoni contenenti 48 buste termosaldate per un totale di oltre 31 chili di "erba".
L'indagine è appena cominciata
Tutto il quantitativo rinvenuto è stato sequestrato e l'uomo è stato arrestato. Ma l'indagine è appena iniziata: ora toccherà capire quale sia il canale di approvvigionamento dello spacciatore. Ma per il momento la notizia ha provocato una reazione anche nel mondo politico. Primo tra tutti a complimentarsi con i Carabinieri è stato il Governatore Luca Zaia.
"A nome di tutti i veneti faccio un plauso per l’esito di questa operazione, che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti destinato, purtroppo, al nostro territorio. Questo arresto restituisce alla giustizia gente senza scrupoli che opera ai danni delle nostre comunità le quali, invece, chiedono di vivere nella legalità e nella sicurezza", ha spiegato il Presidente della Regione.
Che poi ha aggiunto:
"Questo brillante blitz, condotto dalle nostre forze dell’ordine, è l’ennesima conferma che nel Veneto non c’è spazio per questa gente e non abbasseremo mai la guardia - conclude Zaia -. L’attività dell’Arma e di tutte le forze dell’ordine che operano sul territorio, presidio irrinunciabile di legalità e convivenza civile, è fondamentale per mantenere l’attenzione focalizzata sulla repressione dello smercio di sostanze stupefacenti, che in questo caso avrebbe fruttato circa 150mila euro, e accrescere la sicurezza dei cittadini veneti, soprattutto di quelli più giovani".
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