Giro di vite contro lo spaccio, arrestati pusher di eroina e cocaina FOTO
Gli spacciatori avevano come campo base una fabbrica abbandonata a Marghera in via Banchina dei Molini.
Spacciavano eroina e cocaina all'interno di un edificio abbandonato. Ma la Polizia locale è riuscita a interrompere questo mercato della droga.
Spaccio di droga, in manette due pusher
La Polizia Locale ha reso noto che, nel pomeriggio di ieri, martedì 1 dicembre, gli agenti del Servizio Sicurezza urbana hanno arrestato due cittadini tunisini per attività di spaccio di eroina e cocaina in una fabbrica abbandonata a Marghera, in via Banchina dei Molini.
Il 2 ottobre scorso gli operatori erano già intervenuti stringendo le manette ai polsi di due cittadini tunisini per il reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e avevano sequestrato due chilogrammi circa di eroina.
In seguito, le attività di osservazione da parte della Polizia Locale erano riprese e avevano consentito di notare – sempre tramite l’uso di telecamere mobili collocate sulle strade pubbliche – la ripresa della frequentazione degli stessi luoghi da parte di tossicodipendenti.
Appostamenti, telecamere e unità cinofile
In particolare, è stato osservato come i tossicodipendenti non penetrassero più all’interno dell’ex insediamento industriale, ma entrassero in un edificio, posto nelle vicinanze, che una volta era adibito a casa del custode e dal quale è possibile osservare i movimenti in strada.
Dopo un paio d'ore di appostamento, effettuato a distanza con l’uso di teleobiettivi, è scattato il nuovo blitz del Nucleo operativo e cinofilo del Corpo, che ha permesso di cogliere in flagranza di detenzione ai fini di spaccio due cittadini tunisini, M. R. di 38 anni e M. I. di 34, con precedenti di polizia plurimi e specifici. All’interno dell'edificio c’erano anche tre tossicodipendenti giunti per acquistare sostanze.
Infine, anche grazie all'intervento delle unità cinofile "Warus" e "Coco", è stato sequestrato oltre un etto di sostanza stupefacente, tra eroina e cocaina (circa 300 dosi al dettaglio), oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. I due pusher, stante la gravità del quadro indiziario e del reato loro ascritto, sono stati arrestati e trasferiti nella Casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia.
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