La prof veneziana contro i top smentisce: "Le ragazze erano in reggiseno, è una questione di salute"
L'insegnante di educazione civica ha voluto chiarire la sua posizione. Secondo lei le ragazze le hanno attribuito parole che non ha mai proferito
L'insegnante finita sotto i riflettori per la protesta inscenata ieri per aver detto, così hanno riferito le studentesse, di non indossare top per evitare di distrarre i maschi durante l'ora di educazione civica, ha voluto chiarire la propria posizione. E la sua versione è leggermente diversa...
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La prof veneziana contro i top smentisce: "Le ragazze erano in reggiseno"
Non avrebbe mai detto alle ragazze di coprirsi per evitare di distrarre i maschi. La prof di educazione civica del liceo artistico Marco Polo a Venezia ha voluto dire la sua in merito al polverone sollevato dalle sue studentesse, dopo un controverso scambio di opinioni avvenuto, secondo quanto riferito dalle ragazze, proprio durante l'ora di ginnastica.
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Secondo le giovani, lo ricordiamo, l'insegnante avrebbe detto loro di non indossare il top durante la lezione, perché in quel modo avrebbero distratto i maschi. Ma questo, come detto, è la versione delle 15enni. Tutta diversa quella della prof che insegna da 40 anni, 20 dei quali proprio al liceo veneziano.
Un giorno, ha raccontato al Corriere la donna, una ragazza si sarebbe presentata in reggiseno. Altro che top... E per quel motivo l'insegnante le avrebbe chiesto di tornare in spogliatoio per indossare qualcosa in più. La giovane sarebbe tornata a lezione normalmente. E la questione sembrava risolta così.
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Ma la lezione successiva, con aria di sfida, altre ragazze sono arrivate in palestra in reggiseno. La prof avrebbe ricordato alle studentesse che in un ambiente scolastico come quello, ventilato per il Covid e quindi con una temperatura bassa, sarebbe stato consigliabile vestire indumenti consoni.
Per ragioni di salute e di igiene, quindi. Per la prof non ci sarebbe un affair legato alla moda, dunque, e ha rimandato al mittente le accuse. Incassando, occorre dirlo, anche l'appoggio, il sostegno e la solidarietà di altri docenti della scuola, evidentemente allineati sulla posizione della donna.