Il Questore di Venezia Masciopinto risponde alle critiche a colpi di cifre
Sulla questione pattugliamento del Lido Masciopinto è determinato a scardinare "certi privilegi".
Fa parlare soprattutto i numeri, il Questore di Venezia Maurizio Masciopinto. Nelle ultime settimane è stato criticato dai sindacati di Polizia, prima per la questione del pattugliamento del Lido, poi per l'aumento dei casi di positività al Covid fra gli agenti. Ma le cifre parlano chiaro: da quando il funzionario di origini partenopee è approdato in laguna, a Venezia e in Provincia i reati sono drasticamente calati.
Il Questore Masciopinto fa parlare i numeri
Meno 32.7%: le denunce nel 2019 sono state 7863, nel 2020 solo 5289. Questo in provincia.
A Venezia città ancor meglio: da 3690 a 2176, ovvero -41%.
In tutto questo diminuite, anche se percentualmente meno, anche le denunce con autori noti (-17% in provincia, -22% in città).
Obiettivo sicurezza, basta con certi privilegi
"Al di là delle strumentalizzazioni - così Masciopinto respinge le critiche - la realtà è che il Piano coordinato di controllo del territorio da me rinnovato (era fermo dal 2003) sta dando risultati eccezionali. Mi rendo conto che che sia difficile a volte scardinare certi privilegi, ma per quanto possa essere complicato ho comunque deciso di portare avanti una riorganizzazione con uno scopo preciso: vigilare di più e meglio sui cittadini".
Più pattugliamenti, anche se è scomodo
"La situazione al Lido in questo senso è emblematica - ha continuato il Questore - Si vuol girare la frittata dicendo che il Lido è abbandonato, quando i miei sforzi vanno proprio nella direzione opposta: anche quando non c'è la Mostra del Cinema, lo voglio più vigilato ed è per questo che ho imposto più pattugliamenti, anche se raggiungere la zona per le volanti è scomodo e a volte fastidioso. Ma si tratta di uno sforzo necessario, al quale richiamo tutti".
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