Affari Tuoi, Alessio racconta la sua esperienza: "Stefano è fantastico. Con gli altri pacchisti un rapporto speciale"
Il 30enne di Cazzago di Pianiga ci ha spiegato cosa vuol dire partecipare al programma di Rai Uno, raccontando tanti aneddoti e retroscena sui provini, sulle puntate in studio e sui personaggi di Affari Tuoi (Lupo, Thanat e il dottore)

Affari Tuoi è il programma televisivo dell'access prime time serale (fascia oraria 20,30-21,30) più guardato del momento. Già con Amadeus alla conduzione, i suoi numeri si erano notevolmente alzati, ma da quando è diventato presentatore Stefano De Martino, il programma ha raggiunto picchi di share che sfiorano il 30%. Buona parte del merito va sicuramente al conduttore 35enne di Torre Annunziata (Campania), che in questi mesi ha dato un suo tocco personale ad Affari Tuoi, inserendo all'interno della narrazione di base, già avvincente di suo, alcuni elementi di divertimento e leggerezza (dai balletti, ai motivetti ricorrenti, alle battute e alla capacità di interpretare bene ogni singola puntata) che hanno colpito l'occhio dei telespettatori, i quali si sono gradualmente affezionati alla sua versione del programma.
Di fronte a questo grande successo, è inevitabile che chi guarda Affari Tuoi da casa si domandi cosa voglia dire essere uno dei pacchisti protagonisti nello studio di Roma. Per cercare di rispondere a questa domanda, abbiamo intervistato Alessio Dainese, 30enne di Cazzago di Pianiga, che poche settimane fa ha partecipato ad Affari Tuoi come pacchista del Veneto. Il giovane veneziano, che nella vita di tutti i giorni lavora come impiegato commerciale, ma ha una grande passione per la musica e suona nella band pop-punk dei Trick Play, ha infatti giocato al programma per 26 puntate totali, arrivando alla fine a vincere 20mila euro lo scorso 28 marzo (ha totalizzato il 28,45% di share televisivo), quando è stato il suo turno al bancone.

Alessio, quindi, ci ha raccontato qualche aneddoto della sua partecipazione ad Affari Tuoi: partendo dai provini, ci ha spiegato l'emozione delle sue puntate da pacchista, passando per l'amicizia con gli altri concorrenti e per il rapporto con il conduttore Stefano De Martino, svelando alcuni retroscena sul programma di Rai Uno.
Intervista ad Alessio Dainese, pacchista veneziano ad Affari Tuoi
Alessio Dainese, come anticipato, ha partecipato ad Affari Tuoi dall'1 al 28 marzo 2025, giocando come pacchista del Veneto per 26 puntate totali. Quando è stato il suo momento come protagonista del programma di Rai Uno, si è portato a casa 20mila euro.
Innanzitutto Alessio, cosa ci puoi dire generalmente della tua esperienza ad Affari Tuoi?
"E' un programma che seguivo coi miei genitori da anni, già quando c'erano anche altri conduttori, all'inizio in maniera passiva. Quando è arrivato Amadeus ho cominciato a seguirlo più appassionatamente, mi piaceva il suo format, ma è stato Stefano secondo me che l'ha rinfrescato ulteriormente. Ho iniziato così a seguirlo più spesso e da lì la curiosità di provare a partecipare è aumentata. Quando hanno aperto le iscrizioni a luglio dell'anno scorso, mi sono candidato. Ho avuto la fortuna di rispondere alla chiamata, di andare ai provini, passare e partecipare.
La mia esperienza è stata molto positiva. Diciamo che ho dovuto un attimo gestirmi col lavoro, perché ho un ruolo abbastanza impegnativo nella mia azienda e quindi ho dovuto un po' fare i salti mortali in questo mese e mezzo. Io sono arrivato nel periodo del Festival di Sanremo. Prima della prima registrazione non ho dormito per nulla perché ero un po' agitato all'idea di partecipare a un programma televisivo così visto in tutta Italia. Dopo l'esordio, però, è stata tutta in discesa e quindi me la sono sempre più goduta, mi sono sempre più divertito in puntata, ma credo che si sia visto.

Prima delle puntate è stato importante confrontarsi anche con Stefano su qualche battuta da dire in trasmissione, ad esempio quelle sulla giacca rosa, sul mago Casanova e così via. Non sono state cose davvero preparate, ma si parlava un po' prima della puntata e Stefano è stato poi bravo a riprendere tutti questi spunti e a costruire il filo in ogni gara, anche quando ho partecipato come concorrente. E' stato tutto molto spontaneo e divertente.
Nei giorni in cui ero a Roma a registrare le puntate, ho fatto tante amicizie, mi sono confrontato con tante persone e ho stretto dei bei legami con gli altri pacchisti. Tra l'altro, dopo questa esperienza, talmente tanta è l'amicizia che si è creata, che con alcuni ci dovremmo anche rivedere".

Ci racconti qual è stata la tua reazione quando ti hanno convocato per il provino? E invece alla tua prima puntata come pacchista come ti sei sentito?
"Ho ricevuto una prima chiamata per la convocazione al provino a gennaio, là sono stato davvero stupito perché tra la mia candidatura a luglio e il provino sono passati davvero diversi mesi. Sono stato convocato al provino il 6 febbraio, l'ho fatto in una sede qui in Veneto, credo che ogni sede ne abbia una: diciamo che ero un po' nervoso, più che altro perché non sapevo cosa potessero chiedermi, ma ci tenevo proprio che mi prendessero.
Ti racconto questo aneddoto del provino: quella mattinata sono stato accompagnato dalla mia fidanzata Elena, c'era tanta gente e io mi sono presentato con una camicia elegante piuttosto normale. Tra le tante persone presenti al provino, ho visto un ragazzo che era vestito più o meno in modo simile al mio. Dato che mi ero portato dietro un chiodo in pelle, con una collana un po' punk, mi sono detto 'io vado a cambiarmi'. Così ho fatto, ho tolto la camicia e ho messo il chiodo e la collana. Da lì il provino si è concentrato di più sul mio personaggio musicale. Quello secondo me è stato un plus per prendermi.

A fine provino ho chiesto quanto ci volesse per avere una risposta e loro mi hanno detto che sarebbe passato del tempo. Invece già il giorno dopo mi hanno chiamato: la cosa mi ha sorpreso tanto, trovandomi spiazzato. In maniera molto emozionata ho dovuto andare a chiedere a lavoro un permesso per andare a fare questa cosa. Ero molto entusiasta e in fibrillazione.
Dopo una settimana, sono sceso a Roma per la prima puntata. Ero abbastanza agitato sul fatto di preparare una buona presentazione. Quando sono entrato in studio è stato un po' strano stare in mezzo a tutte quelle luci e a quella scenografia che ero abituato vedere solo in tv. Mi sentivo come un bambino al parco giochi. E' stato tutto molto bello. Puntata per puntata diventava tutto sempre più normalità, prendevo sempre più confidenza, dando anche una mano ad ambientarsi a chi arrivava come nuovo pacchista. E' stato tutto un percorso da nuovo arrivato, a diventare poi uno di quelli più 'vecchi', perché ho partecipato a 26 puntate. E' stato un periodo intenso".
Arriviamo alla gara da concorrente dello scorso 28 marzo. Quanto eravate emozionati tu ed Elena? Prima di iniziare avete pensato a qualche strategia da usare o a qualche numero da portare fino alla fine?
"I giorni e le ore prima della mia gara ero molto tranquillo. Mi sono detto 'me la godo, mi diverto'. La mia ragazza Elena invece era molto più agitata, molto più tesa. Al momento della gara, però, si sono come invertiti questi ruoli emotivi: a me è salita una tensione incredibile, pensando soprattutto al fatto che fossi io il protagonista, che dovessi parlare di me in prima serata su Rai Uno davanti a tutte quelle milioni di persone che ogni sera guardano Affari Tuoi. In testa mi sono balenati tutti questi pensieri. La mia tensione credo si sia percepita durante la puntata. Invece Elena si era sciolta e mi ha dato davvero una grande mano. Questo è stato molto bello. Andare al bancone, vedere lo studio da quella nuova prospettiva è stato molto diverso dal solito: ero un po' anestetizzato dal non capirci molto di cosa stesse succedendo. Stefano però è fantastico, perché ti mette proprio a tuo agio, è un ragazzo alla mano, ride scherza, fa battute, sa cosa dire al momento giusto.

La mia partita è iniziata in maniera sfortunata. Vedendo andare via tanti pacchi rossi, nella mia testa ho pensato al fatto di veder andar via certi montepremi che mi avrebbero aiutato a realizzare alcuni sogni. Prima di giocare, si pensa tanto alla propria puntata, si pensa alla possibilità di arrivare alla fine con i pacchi rossi importanti. Per come si è messa la mia gara, quasi verso la fine mi ero un po' demoralizzato. Alla fine è andata bene: il dottore, al bivio tra 1 euro e 20mila euro, mi aveva offerto sul finale 10mila euro, ma io ho deciso di giocarmela fino all'ultimo. Abbiamo rischiato, ma siamo stati fortunati. Si parlava di cifre che non ti cambiano la vita, avremmo accettato l'offerta del dottore solo se si fosse trattato di una somma irrinunciabile.
A questo gioco si può dire davvero qualsiasi cosa, ma alla fine la fortuna è un fattore che gioca un ruolo decisivo. Il numero che ho pescato all'inizio era il 5, giorno di nascita di mia sorella. Poi ho cambiato due volte: ho preso prima il 3 di mio papà, poi ho preso il 4 che è sia la data di nascita della mamma della mia ragazza, sia il giorno in cui ci siamo messi insieme. Abbiamo provato più numeri, per mescolare le carte. Quando il dottore ti offre il cambio, bisognerebbe sempre valutare com'è messo il tabellone, quanti montepremi blu e rossi ci sono. Io ed Elena ci siamo detti che di fronte a una situazione con pochi blu e tanti rossi, ci sarebbe convenuto cambiare pacco, per una questione puramente statistica. Lì per lì, però, abbiamo valutato altre cose, pensando anche di non avere nulla nel nostro pacco iniziale. La nostra interpretazione ci ha portato bene. In ogni caso, di base potresti andare un po' a caso nel chiamare i pacchi da aprire, però spesso ogni concorrente si aggancia a dei numeri personali che vuole tenere fino alla fine e anche noi abbiamo fatto così".

E che rapporto hai avuto col conduttore Stefano De Martino? Anche con gli altri personaggi che fanno parte del programma, penso a Lupo, Thanat e il dottore, hai avuto modo di parlarci spesso?
"Stefano De Martino, come ti dicevo, è una persona alla mano, così come si vede in tv. E' molto solare, prima delle puntate va lui a presentarsi con le new entry. Sul lato umano non si può dire nulla. Parla con i pacchisti prima delle riprese, fa due chiacchiere con tutti. Nel camerino non lo vediamo, però quel poco che abbiamo a che fare con lui, c'è un bel rapporto. Non c'è capitato di vederci fuori dal programma, ci è capitato solo una volta di incrociarlo in stazione prima di prendere il treno per tornare a casa. Lì lui ci ha offerto un caffè ed è stato a chiacchierare senza problemi".

"Con Lupo non ho avuto molto a che fare. Lui però è una persona preparata sul gioco. Quando ero pacchista e sentivo i ragionamenti che faceva, mi veniva da dargli ragione. Con Thanat, anche se non l'ho visto più di tanto, ho avuto più modo di parlare e scherzarci insieme. Mi faceva molto ridere quando veniva intervistato con i piatti tipici delle regioni. Sono due personaggi che ci stanno bene nel contesto".
"Il Dottore esiste e io l'ho visto passare in studio. Su di lui non posso dirti molto, perché non ci abbiamo avuto molto a che fare. E' un personaggio esterno, importantissimo per lo svolgimento del gioco".
Stefano De Martino coinvolge sempre i pacchisti nei balletti, come sono stati quei momenti? Mentre eri concorrente, con quali altri pacchisti hai stretto più amicizia?
"Io sono negato a ballare. Nell'ultima puntata che sono andato a ballare davanti a tutti ero un po' imbarazzato. Però mi sono buttato. Il ballo in ogni puntata però è stato un momento molto divertente, soprattutto perché lo facevamo tutti insieme.

Io ho legato tantissimo con Momo, con Alessandro della Lombardia, con Nicolò della Liguria, con Daniela, Antonia della Toscana, Eleonora della Calabria, con Camilla della Sardegna, con Giuseppe della Puglia. Ce ne sono tanti, adesso dirti tutti i nomi è difficile. Tuttora ci stiamo sentendo e dovremmo trovarci per fare un ritrovo a maggio.
Ogni tanto sui miei social pubblicavo video di balletti e canti con gli altri pacchisti. A me piaceva fare quei momenti lì, anche così abbiamo creato il nostro gruppo e cercavamo di alleggerire la cosa, creando dei momenti di spensieratezza prima delle puntate. Devo ringraziarli per avermi fatto fare queste cose. Tutti si sono prestati".
Qualche settimana fa abbiamo intervistato i tuoi colleghi dei Trick Play, la band in cui canti e suoni da anni. Ora che hai concluso la tua esperienza ad Affari Tuoi sei pronto a lanciarti con loro in altre avventure?
"Devo ringraziare i ragazzi della band perché sono stato molto contento dell'intervista che hanno fatto, dei saluti e dell'in bocca in lupo. Sono stato emozionato a leggere le loro parole.
Per i prossimi mesi, abbiamo alcune canzoni da pubblicare: sarà un nuovo progetto rispetto al punk che facevamo in passato, abbiamo portato in studio alcuni suoni nuovi e non vediamo l'ora di farli uscire, di farli ascoltare. Aspettiamo poi di tornare a fare concerti in Veneto e nel resto d'Italia".