Cala il sipario

Terzo mandato, non passa l'emendamento della Lega: il Veneto si prepara al dopo Zaia

L'esito della votazione in Commissione Affari Costituzionali al Senato: 15 no, 2 astenuti (di Fratelli d'Italia) e 5 sì

Terzo mandato, non passa l'emendamento della Lega: il Veneto si prepara al dopo Zaia
Pubblicato:

Terzo mandato, nulla da fare. Il recente emendamento della Lega, depositato in extremis e il cui testo era stato firmato dal senatore leghista Paolo Tosato, è stato votato giovedì 26 giugno 2025 in Commissione Affari Costituzionali al Senato. L'esito delle votazioni è stato secco: 15 no, 2 astenuti (entrambi di Fratelli d'Italia, il presidente di commissione, Alberto Balboni e il senatore Domenico Matera) e solo 5 sì (tre di Lega, uno di Italia Viva e uno rappresentante delle autonomie).

Terzo mandato, non passa l'emendamento della Lega

Con questa votazione, quindi, si chiude definitivamente il dibattito sul terzo mandato per i Presidenti di Regione. Con il no all'emendamento della Lega in Commissione Affari Costituzionali al Senato, si arenano le ultime speranze, per i leghisti del Veneto, di vedere Luca Zaia, attuale governatore uscente, ricandidato per le elezioni del prossimo autunno.

Qui di seguito, il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

"Era la quinta volta che presentavamo l'emendamento - ha detto poco dopo il ministro leghista delle Regioni, Roberto Calderoli -. C'era stata un'ipotesi di un potenziale accordo che non si è trovato: ho apprezzato la disponibilità ad affrontare l'argomento e a trovare delle possibili soluzioni. Non ho apprezzato invece il muro eretto da Forza Italia".

Roberto Calderoli, Ministro per gli affari regionali e le autonomie della Repubblica Italiana

"Prendiamo atto - secco il consigliere regionale della Lega Alberto Villanova - anche se la continuità in Veneto per noi è la linea del Piave".

Chi per il dopo Zaia nel centrodestra?

Le primissime ricadute, evidentemente, sono sul Veneto. Il centrodestra aveva rinviato alla prossima settimana il vertice per individuare il candidato per le regionali.

"Dispiace per i cittadini che non potranno confermare sindaci e presidenti di Regione molto validi", ha scritto in una nota Alberto Stefani, vicesegretario della Lega e segretario della Liga Veneta, dato tra i papabili per la candidatura a Palazzo Balbi insieme al meloniano Raffaele Speranzon.

La maggioranza, altro tema spinoso a questo punto. Adesso che succede all'interno del centrodestra? Lo strappo sul terzo mandato può incrinare i rapporti?

"No, perché l'alleanza non si fonda sul terzo mandato - ha detto il leader forzista Tajani - Non succede assolutamente nulla, la nostra coalizione si basa su accordi politici".

Come quello che sulla richiesta leghista non c'è stato, e non ci sarà. prossimo round, tra qualche giorno: la prossima settimana i centrodestra dovrà scegliere il nome del candidato alle regionali venete. Ma difficilmente la Lega sarà disposta a cedere il passo a cuore leggero, ancor più a questo punto.

Il commento del Pd

"Non è stato serio, né decoroso, continuare per troppo tempo questa commedia per cercare in ogni modo di salvare Zaia" - ha attaccato invece, dal Partito Democratico, il senatore Andrea Martella - Dopo quindici anni da presidente, è semplicemente arrivato il tempo del ricambio. Ci hanno provato in tutti i modi, ma la legge è chiara e la maggioranza di centrodestra che oggi lo sostiene non è disposta a cambiare la legge solo per lui".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali