Terzo mandato, blitz della Lega in Senato: presentato emendamento last-minute, speranze per Zaia?
Il testo, firmato dal senatore Paolo Tosato, è stato presentato pochi minuti prima della scadenza delle ore 14 di martedì 24 giugno 2025

Colpo di scena in Senato: la Lega ha depositato in extremis un emendamento che riapre la partita sul terzo mandato per i presidenti delle regioni a statuto ordinario. Il testo, firmato dal senatore Paolo Tosato, è stato presentato pochi minuti prima della scadenza delle ore 14 di martedì 24 giugno 2025, all’interno della discussione in Commissione Affari Costituzionali sulla legge relativa ai consiglieri regionali.

Terzo mandato, blitz della Lega in Senato: presentato emendamento last minute
L’emendamento propone la modifica dell’articolo 2 della norma attuale, sostituendo la dicitura “secondo mandato” con “terzo mandato” in relazione alla non immediata rieleggibilità dei governatori, e specifica che la norma valga “in ciascuna regione a statuto ordinario”.
La mossa, inattesa, riaccende lo scontro politico su un tema che sembrava archiviato. Il provvedimento è in sede redigente, quindi – se approvato in commissione – sarà votato in aula senza modifiche articolo per articolo. Una strategia che potrebbe ribaltare gli equilibri.
Qui di seguito, il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Il principale interessato è Luca Zaia, governatore del Veneto al secondo mandato, che ha dichiarato di non essere stato informato dell’iniziativa:
"Non ne sapevo nulla, è una partita che non sto seguendo".
Sul piano politico, la Lega lancia così la sfida agli alleati. Dopo settimane di stallo, in cui Fratelli d’Italia aveva aperto al terzo mandato e Forza Italia aveva posto il veto condizionandolo allo scambio con lo ius scholae, la mossa di Salvini rompe l’equilibrio e costringe gli alleati a uscire allo scoperto.
Ora la palla passa all’Aula del Senato, dove si misureranno intese e resistenze. Un via libera avrebbe ripercussioni politiche rilevanti anche a livello regionale: in Campania e nelle Marche, l’opposizione rischierebbe il caos, mentre il centrodestra potrebbe guadagnare terreno.