Riapertura

Donazzan, capitolo scuola: tornare tra i banchi? Zaia dice no

Non si può pensare di tornare in aula nelle prossime settimane: bisogna ancora attendere i dati definitivi del contagio e vedere come evolverà la situazione dopo l'estate.

Donazzan, capitolo scuola: tornare tra i banchi? Zaia dice no
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L'assessore regionale Elena Donazzan propone di riaprire le scuole, magari organizzando il calendario in maniera differente: Zaia non è d'accordo.

La proposta

L'idea dell'assessore Donazzan sarebbe quella di riaprire le scuole, dopo il 18 maggio, facendo magari dei turni per evitare le classi sovraffollate. In questo modo, si riuscirebbe a recuperare parte del programma, a tutto vantaggio degli studenti di quinta elementare, di terza media e dei maturandi. Del resto, l'assessore stesso ha dichiarato che "Da contratto di lavoro i docenti non sono in ferie tre mesi, devono rimanere a disposizione". Si potrebbe quindi pensare a delle lezioni aggiuntive durante il periodo estivo, in modo da arrivare agli esami finali con una preparazione adeguata.

La dichiarazione in conferenza stampa

La risposta di Zaia a chi chiede il parere per la riapertura è ovviamente negativa. Il presidente della regione Veneto ha espresso più volte le sue perplessità riguardo al ritorno in aula degli studenti e conferma la sua posizione. Bisognerà quindi attendere ancora per capire se, come e quando si potrà tornare ad insegnare in maniera tradizionale. Pensare ad un ritorno in aula nell'immediato è rischioso perché il virus, nei prossimi mesi, sarà ancora in circolo e sarà altrettanto aggressivo: il rischio, riaprendo le scuole, è che i ragazzi possano contagiarsi tra di loro e diventare vettore per le proprie famiglie. 

Come si potrebbe procedere

Bisogna intanto attendere settembre per capire a che livello saranno i contagi. Si prevede un ritorno del virus ad ottobre o novembre (motivo per cui lo stesso Zaia aveva negato la possibilità di andare ad elezioni in quel periodo). Ormai, si conosce lo smartworking con i suoi metodi innovativi, quindi niente vieta che si possa continuare in questo modo. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha già lodato più volte l'impegno dei docenti delle scuole della città metropolitana che, nonostante le molte difficoltà, hanno continuato con la loro missione.
Saranno essenziali, anche nel caso in cui si decidesse di riaprire a settembre, i dispositivi di protezione: si immagina un rientro a scuola con mascherine, guanti e igienizzante nello zaino.

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