Fuori dalla crisi

Speedline, una decina le manifestazioni d’interesse per rilevare l’azienda, fanno ben sperare

Un interesse così ampio e qualificato espresso dal mercato conferma il grande potenziale di Speedline

Speedline, una decina le manifestazioni d’interesse per rilevare l’azienda, fanno ben sperare

E’ datato dicembre 2021 il primo articolo che anche noi abbiamo dedicato (una ventina) alla crisi della Speedline, azienda di Santa Maria di Sala che produce cerchi in lega di alta gamma. e che dà lavoro a 250 i dipendenti.

Il passaggio della proprietà a fondi di investimento, come spesso capita, stava facendo perdere il legame della fabbrica con il territorio ed i lavoratori che avevano contribuito, come in tanti altri casi simili, a renderla importante.

Le ragioni del profitto però sono ragioni del profitto, e le prospettive erano fosche ma per i lavoratori si erano subito adoperati in tanti a partire proprio dal Patriarca Francesco Moraglia e poi la Regione con l’Assessore di allora, Elena Donazzan, nel cui impegno anche per Speddline era subentrata la collega Valeria Mantovan.

Dai tavoli regionali si passò a quelli del Ministero per le Imprese ed il Made in Italy, che favorirono anche dei sopralluoghi dello stesso Ministro Adolfo Urso.

Tutti increduli rispetto al fatto che una azienda all’avanguardia potesse essere messa alle corde dalla crisi, pur grave, dell’automotive.

Speedline: prodotti d’alta gamma

Con l’impegno di tutti, alla fine, al tavolo dei Commissari straordinari nominati proprio dal Mimit, sarebbe giunta una decina di manifestazioni di interesse.

Quel che rileva, peraltro, è che la maggior parte della manifestazioni di interesse proverrebbero da soggetti industriali italiani.

La soddisfazione  del Ministro Urso

“Un interesse così ampio e qualificato espresso dal mercato conferma il grande potenziale di Speedline, un elemento che avevamo ben chiaro sin dall’avvio della vertenza, e mette in evidenza gli ottimi risultati del lavoro di squadra che abbiamo svolto in questi mesi”.

“Continueremo – ha aggiunto – a seguire con la massima attenzione ogni passaggio della procedura, per garantire un autentico rilancio industriale e la piena tutela dell’occupazione”.

Soddisfatto il Ministro Adolfo Urso

Ed ora?

Ora si apre una fase durante la quale, dalle manifestazioni di interesse che saranno confermate e valutate entro fine gennaio 2026, si dovrà passare ad offerte vincolanti complete di piano di rilancio aziendale, la cui scadenza è fissata per il 16 febbraio 2026.

Entro il mese di marzo, poi, i Commissari straordinari in accordo con il Mimit, faranno la scelta del miglior offerente.