La riapertura delle aziende avverrà il prima possibile ma con un piano preciso
Il presidente Zaia entra nel dettaglio e spiega come si potrebbe procedere con un piano di ripartenza mirato.
Ripartire si, ma come? Nella conferenza stampa di oggi, 10 aprile 2020, viene chiesto nuovamente al presidente Zaia di spiegare come e quando le aziende venete potranno riaprire.
Le aziende disponibili a testare nuovi modelli anti contagio
Molte categorie spingono per tornare al lavoro, già da martedì 14 aprile. In realtà, secondo il presidente, la riapertura dovrebbe procedere come la chiusura: se il principio è aspettare che l'ultimo dei contagiati diventi negativo, vuol dire che i primi che sono andati in isolamento hanno fatto più periodi di quarantena. Bisogna quindi riaprire a partire di primi che hanno chiuso. Aprire il 3 maggio, come detto dal Governo, non ha senso se non si liberalizzano le mascherine: bisogna prima ritirare l'ordinanza che limita le forniture di sistemi di protezione, così da poter mettere in sicurezza i lavoratori. Electrolux, ad esempio, è una delle aziende favorevoli a testare le nuove normative di sicurezza per i dipendenti. Ad oggi, però, il Governo è l'unico che può attuare un piano: la Regione può soltanto dare dei suggerimenti.
I finanziamenti alle aziende
Fondamentale per le imprese che arrivino finanziamenti seri. Bisogna controllare coloro che richiedono i contributi, in modo che non sia un "assalto alla diligenza" ma che ci proceda in maniera onesta. In questo modo, si potrebbe avere una caduta (si prevede del -16%) per poi risalire direttamente. Il settore moda, ad esempio, se non riesce a partire perderà la collezione autunnale e paradossalmente il nostro competitor diretto è proprio la Cina. Il lockdown, in Veneto, non c'è più: per questo, si può pensare ad una riapertura "a macchia di leopardo" che tutti sperano avvenga il prima possibile.