Lo sgomento del sindaco Nasto

Tentata rapina in villa a Cavallino, rilasciato l'autista dei tre rapinatori

A pesare sulla decisione del giudice la mancanza nell'ordinanza di immagini che avrebbero ripreso la banda scendere dall'Opel Astra di Levak

Tentata rapina in villa a Cavallino, rilasciato l'autista dei tre rapinatori
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Era stato fermato in provincia di Treviso uno dei complici dei tre banditi che hanno fatto irruzione, domenica sera 18 febbraio 2024, in una villa a Cavallino Treporti. Sandro Levak, autista della banda, è stato rilasciato ieri, giovedì 22 febbraio 2024 per la mancanza nell'ordinanza di immagini che avrebbero ripreso i rapinatori scendere dalla sua Opel Astra.

Tentata rapina a Cavallino, rilasciato l'autista dei tre rapinatori

Sandro Levak, residente a Maserada nel trevigiano e di etnia sinti ritenuto l'autista della banda di rapinatori che domenica scorsa, 18 febbraio 2024, ha assaltato una villetta a Cavallino Treporti, ha lasciato ieri, 22 febbraio 2024, in tarda mattinata il carcere di Treviso.

Levak, su cui gravano già precedenti penali per estorsione e truffa, è stato l'unico arrestato dai carabinieri per la rapina a casa della famiglia Biondo, durante la quale sono stati aggrediti il padre Maurizio e il figlio Alberto Biondo. Quest'ultimo è stato colpito da un proiettile prima che i ladri fuggissero dall'abitazione.

Tornando al presunto autista della "banda bassotti", le telecamere della zona hanno ripreso la sua Opel Astra durante le stesse ore dell'irruzione. In alcuni frame, l'auto si ferma a poca distanza dalla casa dei Biondo, all'incrocio tra via Della Fonte e via Pordelio, e tre persone incappucciate scendono dal veicolo.

Rinchiuso in stato di fermo sette ore dopo il colpo, il 55enne è tornato in libertà dopo aver raccontato la sua versione dei fatti davanti al giudice, assistito dal suo avvocato Andrea Zambon.

Al termine dell'udienza, il Gip Marco Biagetti ha disposto per lui l'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.

La sua versione dei fatti

Levak ha raccontato al giudice che il giorno della rapina alla villa dei Biondo si sarebbe dovuto incontrare con una persona nelle vicinanze. L'incontro, tuttavia, non è mai avvenuto e l'autista si è fermato al Bar Moro di via Fausta per bere qualcosa.

Dopo aver visto l'elisoccorso in volo, il 55enne ha poi deciso di allontanarsi dichiarando di essere rimasto solo per tutto il tempo e di essersi diretto a casa.

A pesare sulla decisione del giudice, la mancanza nell'ordinanza delle immagini che avrebbero ripreso i tre rapinatori scendere dall'Opel Astra di Levak. Anche l'avvocato del 55enne, Zambon, ha sostenuto che non ci sia alcuna foto che ritrae il suo assistito in "compagnia" della banda.

Lo sgomento del sindaco Roberta Nesto

Il sindaco di Cavallino Treporti Roberta Nesto non ha nascosto un certo sgomento per il rilascio di Sandro Levak.

Come amministrazione comunale - ha dichiarato il sindaco - è stato svolto un importante lavoro di istallazione di telecamere di videosorveglianza, che dopo la vicenda dei Biondo verrà potenziato ulteriormente. Anche se mi aspettavo una decisione diversa, credo che alla fine verrà fatta giustizia e che i protagonisti di quando accaduto domenica vengano messi a disposizione delle autorità.

Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti
Commenti
Fabio

Volevo vedere se fosse stata la casa e il figlio del giudice!? Questi ermellini andrebbero cacciati!!!!

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