Svolta nelle indagini

Tentata rapina in villa a Cavallino, arrestato in provincia di Treviso l'autista dei banditi

Sandro Levak, 56enne residente a Maserada nel trevigiano e di etnia sinti, è stato fermato poche ore dopo il tentato colpo. La sua auto è stata ripresa dalle telecamere

Tentata rapina in villa a Cavallino, arrestato in provincia di Treviso l'autista dei banditi
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E' stato fermato in provincia di Treviso uno dei complici dei tre banditi che hanno fatto irruzione, domenica sera 18 febbraio 2024, in una villa a Cavallino Treporti.

Tentata rapina in villa, arrestato a Treviso l'autista dei banditi

Importante svolta nelle indagini riguardo alla tentata rapina a Cavallino Treporti, sul litorale veneziano. E' stato fermato uno dei complici dei tre rapinatori armati che domenica sera si sono introdotti nella casa della famiglia Biondo, in via Pordelio.

Il sospettato è stato rintracciato dai carabinieri in provincia di Treviso. Si tratta di Sandro Levak, un 56enne residente a Maserada nel trevigiano e di etnia sinti, avrebbe fatto da autista ai tre malviventi domenica scorsa.

Levak, già con precedenti penali per estorsione e truffa, è stato l'unico arrestato dai carabinieri per la rapina a casa della famiglia Biondo. Le telecamere della zona hanno ripreso la sua Opel Astra durante le stesse ore della rapina. In alcuni frame, l'auto si ferma a poca distanza dalla casa dei Biondo e tre persone incappucciate scendono dal veicolo.

Il 56enne è stato arrestato domenica notte, poche ore dopo la tentata rapina, nella sua abitazione. Al momento si trova nel carcere di Treviso, ma ieri, mercoledì 21 febbraio 2024, durante l'interrogatorio di convalida del fermo ha negato il suo coinvolgimento nella rapina.

Proseguono le indagini

Intanto proseguono le indagini per trovare i tre banditi che hanno preso d'assalto la villetta e hanno aggredito il padre Maurizio e il figlio Alberto Biondo, che allarmati dalle urla della nonna al piano terra si sono ritrovati faccia a faccia con i ladri. Il 34enne è stato colpito da un proiettile prima che i ladri fuggissero dall'abitazione.

In ultima analisi, quella entrata in azione al Cavallino sembrerebbe una banda di scappati di casa. Il colpo in sè non ha alcun senso: una casa normalissima di campagna, non un villone, nel mirino una famiglia non certo facoltosa; e poi c'è quel colpo di pistola anomalo, in un blitz conclusosi per altro a mani vuote per i rapinatori (che non hanno nemmeno mai chiesto dove fosse il denaro in casa). Tanto che fra gli investigatori si fa largo ora l'ipotesi che la banda bassotti abbia sbagliato bersaglio e che in realtà non volesse affatto commettere un furto o una rapina, ma intimidire semplicemente qualcuno, probabilmente su mandato. Di chi non si sa.

Il sindaco Roberta Nesto: "Un episodio isolato"

Il sindaco di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, si è congratulata con le forze dell'ordine e ha rassicurato i cittadini:

"Il primo bandito è stato arrestato! Siamo soddisfatti perché nel giro di poche ore le indagini condotte dai Carabinieri di Cavallino-Treporti e dal nucleo operativo stanno dando risultati grazie alle telecamere di videosorveglianza del Comune e alle segnalazioni raccolte. Gli accertamenti sono in corso e attendiamo nuovi sviluppi.", ha scritto questa mattina in un post su Facebook.

"In questi giorni siamo stati vicino alla famiglia e abbiamo seguito tutti la vicenda che ha colpito Cavallino-Treporti. Ricordo che quanto successo è stato un episodio isolato e ne siamo stati tutti colpiti. Il nostro è ancora un territorio sicuro e su questo continueremo a lavorare, con la collaborazione dei nostri cittadini e delle Forze dell'Ordine".

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