la misura di sicurezza

Strage di Santo Stefano di Cadore, per Angelika Hutter libertà vigilata 

Oltre alla condanna, di 4 anni e 8 mesi di reclusione, la 33enne dovrà curarsi in una struttura psichiatrica veronese

Strage di Santo Stefano di Cadore, per Angelika Hutter libertà vigilata 
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Non andrà in carcere, ma Angelika Hutter rimarrà comunque in libertà vigilata con il divieto nelle ore notturne di uscire dalla struttura in cui è ricoverata.

Per Angelika Hutter libertà vigilata

Parliamo della 33enne tedesca che il 6 luglio 2023, mentre era alla guida di un’Audi a Santo Stefano di Cadore, investì una famiglia veneziana uccidendo in un colpo solo tre persone: il figlio di due anni Mattia, il papà Marco Antoniello di 47 e la nonna Maria Grazia Zuin di 64.

Le vittime

Come riporta Prima Belluno, Hutter, che inizialmente aveva parlato di un guasto tecnico all’auto, era stata definita dai periti del giudice “socialmente pericolosa” e affetta da un “vizio parziale di mente” ma comunque capace di partecipare al processo. Il team di esperti comprendeva lo psichiatra forese Renato Ariatti, lo psicologo Tommaso Caravelli, lo psichiatra Heinz Prast e il neuropsicologo Stefano Zago.

Proprio questa seminfermità mentale ha permesso all’imputata di patteggiare, tramite il suo avvocato, 4 anni e 8 mesi di reclusione e sfuggire alle porte del carcere (avendo già scontato parte della pena nel carcere femminile della Giudecca e nella struttura psichiatrica veronese).

A causa della sua pericolosità sociale, tuttavia, il giudice ha disposto l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di soggiorno nella “Casa don Giuseppe Girelli”, in provincia di Verona, dove già si trovava ricoverata.

Inoltre, Hutter dovrà seguire un programma terapeutico specifico e non potrà uscire dalla struttura nelle ore notturne, dalle 20 alle 8. Questo, almeno, finché sarà ritenuta socialmente pericolosa…

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