Favaro Veneto

I funerali delle vittime di Santo Stefano di Cadore: l'ultimo saluto al piccolo Mattia, al papà Marco e alla nonna Maria Grazia

Ieri sera, giovedì 13 luglio 2023, alla fiaccolata in memoria delle vittime hanno partecipato circa 3mila persone...

I funerali delle vittime di Santo Stefano di Cadore: l'ultimo saluto al piccolo Mattia, al papà Marco e alla nonna Maria Grazia
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Si sono svolti questa mattina, venerdì 14 luglio 2023, nella chiesa di Sant’Andrea a Favaro Veneto, i funerali di Marco Antoniello, Mattia Antoniello, Maria Grazia Zuin, le vittime del tragico incidente avvenuto giovedì scorso a Santo Stefano di Cadore.

I funerali delle vittime di Santo Stefano di Cadore

Nella giornata di oggi il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini, ha voluto manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città per questa grave perdita, proclamando il lutto cittadino. Inoltre fino alla conclusione delle esequie, in tutti gli edifici comunali era stata disposta l’esposizione del gonfalone di Venezia a mezz’asta o abbrunato.

L'ultimo saluto al piccolo Mattia, al papà Marco e alla nonna Maria Grazia

Alla messa, celebrata dal parroco don Giuseppe Simoni, oltre al sindaco Brugnaro, per il Comune di Venezia erano presenti la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, il vicesindaco Andrea Tomaello, gli assessori Renato Boraso, Laura Besio, Massimiliano De Martin, il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, e numerosi consiglieri comunali e di Municipalità.

Presenti per gestire i tanti cittadini intervenuti e il traffico la Polizia locale e i volontari della Protezione civile del Comune di Venezia. Hanno preso parte alle esequie, tra gli altri, il prefetto di Venezia, Michele di Bari e i sindaci dei Comuni di Santo Stefano di Cadore, Oscar Meneghetti, e di Marcon, Matteo Romanello.

Grande commozione alla celebrazione delle esequie

“È una tragedia nella tragedia – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – una situazione che si fa fatica a spiegare, possiamo solo esprimere grande cordoglio per la famiglia. Oggi c’è soltanto dolore. Non si può morire per strada, ci sono troppe morti, ci vuole consapevolezza e capire l’importanza della sicurezza in generale. Ci siamo stretti tutti quanti attorno al dolore della famiglia e degli amici”.

Vicinanza e condoglianze alle famiglie Potente, Zuin e Antoniello è stata espressa anche dall’assessore Boraso:

“Non è facile trovare le parole, da parte di tutta la nostra comunità, per esprimere affetto e cordoglio alle famiglie. Siamo qui per testimoniare come comunità il nostro dolore, il nostro sentimento, certi che, di qualsiasi cosa abbiate bisogno, noi ci saremo, anche con un semplice gesto o con una semplice preghiera, per ricordare Marco, Maria Grazia e Mattia. Grazie infine a tutti coloro che si sono messi a disposizione per queste esequie”.

Ieri sera 3mila persone alla fiaccolata

Ieri sera inoltre lungo le vie del paese si è svolta una fiaccolata alla quale hanno preso parte tantissimi cittadini di Favaro:

“Ci stringiamo, come comunità di Favaro Veneto, assieme a coloro che sono venuti da altre parti del territorio e da altri Comuni – ha precisato il presidente Bellato – e vogliamo manifestare la nostra vicinanza, attraverso la preghiera, la fiaccolata e il libro dove tutti possiamo apporre la propria firma e scrivere un pensiero, con l’intento preciso di esserci, come istituzione e ancora prima come cittadini di Favaro, oggi e sempre, ogni qualvolta ce ne sarà bisogno. Grazie a chi ha partecipato alla fiaccolata, a chi l’ha organizzata, dando segno tangibile della propria vicinanza”.

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Proseguono le indagini

Nella vicenda della famigliola veneziana investita in Cadore la domanda che torna e ritorna come un assillo rimane sempre la stessa: perché? E purtroppo è un punto interrogativo che potrebbe rimanere tale: sarà difficilissimo trovare una risposta, inevitabilmente da cercare nella mente di Angelika Hutter.

E dunque è caccia ai precedenti psichiatrici di Angelika Hutter. La 32enne tedesca è ancora ricoverata in un reparto di psichiatria dell’ospedale civile di Venezia (sottoposta a terapia farmacologica e piantonata dai carabinieri). E' ancora sotto shock, non parla, non vuole farsi aiutare e non si ha la minima idea di quanto ci rimarrà e se riuscirà a riprendersi a sufficienza per essere trasferita nel carcere della Giudecca.

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