Polizia locale

Spacciatore beccato in flagrante a Mestre: per lui e il cliente daspo e multa da 850 euro

Colto in flagranza dalla Polizia locale in via Dante. Si tratta di un 22enne di nazionalità nigeriana. Il cliente un coetaneo di Mira.

Spacciatore beccato in flagrante a Mestre: per lui e il cliente daspo e multa da 850 euro
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Spacciatore colto in flagranza in via Dante. Pusher e cliente raggiunti da provvedimento di daspo e sanzionati con 850 euro ciascuno.

Spacciatore beccato in flagrante a Mestre

Nuovo intervento della Polizia locale di Venezia contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, 3 gennaio 2021, intorno alle 16.30, operatori in borghese del Nucleo operativo insieme a personale in uniforme del Nucleo cinofilo del Corpo hanno colto in flagranza, in via Dante a Mestre, un giovane mentre riceveva un involucro di marijuana in cambio di una banconota da un cittadino di origini africane.

Residente a Mira

L’acquirente, un cittadino ucraino di 22 anni residente a Mira, si è quindi allontanato verso via Sernaglia dove è stato fermato dagli operatori in borghese mentre gettava a terra la sostanza stupefacente per eludere i controlli. Lo spacciatore, vista la presenza delle pattuglie, è corso invece verso il sottopasso ciclo pedonale, dove è stato raggiunto dagli operatori del Nucleo cinofilo. Dopo una breve colluttazione durante la quale lo spacciatore ha cercato di colpire gli agenti con calci e pugni, il pusher è stato immobilizzato.

Sanzione da 850 euro!

Lo spacciatore, un giovane di 22 anni, di nazionalità nigeriana, domiciliato a Torino con regolare permesso di soggiorno, con un precedente nel 2020 per resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria, quindi sanzionato amministrativamente insieme all'acquirente ai sensi del regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana con relativo ordine di allontanamento dal Comune di Venezia.

Entrambi sono stati inoltre sanzionati, per un totale di 850,00€ ciascuno, per la violazione delle misure urgenti per evitare la diffusione del COVID-19, in quanto sorpresi rispettivamente al di fuori della propria regione e Comune di residenza senza comprovata esigenza lavorativa o di necessità.

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