15 e 18 luglio 2024

Omicidio Giulia Cecchettin: fissate le date del processo a Turetta

Pochi dubbi sulla premeditazione, che potrebbe costargli l'ergastolo

Omicidio Giulia Cecchettin: fissate le date del processo a Turetta
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Filippo Turetta è ufficialmente imputato dell'omicidio dell'ex fidanzata 23enne Giulia Cecchettin: è stata fissata la data per l'udienza preliminare.

Omicidio Giulia Cecchettin: fissate le date del processo a Turetta

Come riporta News Prima, la data dell'udienza preliminare per il processo dell'omicidio di Giulia Cecchettin è stata fissata per il 15 e 18 luglio 2024. Filippo Turetta, 23enne di Torreglia, da indagato è ora ufficialmente imputato.

Dopo la chiusura delle indagini, il pm Paolo Petroni ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio e il gup di Venezia Claudia Maria Ardita ha stabilito le date.

Turetta avrà l'opportunità di parlare in aula per cercare di alleggerire la sua posizione. Gli vengono contestate accuse gravissime: omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.

Le accuse dettagliate nella richiesta di giudizio

"Cagionava intenzionalmente la morte di Giulia Cecchettin colpendola con almeno 75 colpi di coltello".

Nessun dubbio sulla premeditazione, che potrebbe costare l’ergastolo.

Il 23enne potrebbe aver progettato nel dettaglio le fasi violente della propria azione tra cui:

"silenziare la parte offesa con l’uso del coltello, inserendole successivamente un calzino umido in bocca, immobilizzarla in più punti legandole caviglie e ginocchia, nonché applicandole nastro adesivo su bocca, mani, caviglie e ginocchia".

Il controllo ossessivo e la premeditazione

Filippo Turetta controllava ossessivamente il cellulare di Giulia tramite un'app-spia installata sul suo dispositivo, monitorando messaggi, chiamate e applicazioni.

Le indagini hanno dimostrato che Turetta aveva pianificato nei minimi dettagli l'omicidio di Giulia Cecchettin, compresa la modalità per occultare il cadavere e la sua fuga. Il giovane è stato arrestato in Germania dopo otto giorni di latitanza. Aveva persino individuato luoghi di montagna adatti all'omicidio e preso precauzioni come procurarsi cartine stradali cartacee per non lasciare tracce elettroniche.

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