Un momento di dolore e di silenzio

La fiaccolata per Giulia Cecchettin: in migliaia a Vigonovo per ricordare la 22enne

Al corteo presenti anche i genitori di Filippo Turetta

La fiaccolata per Giulia Cecchettin: in migliaia a Vigonovo per ricordare la 22enne
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Un momento composto di dolore e di vicinanza alla famiglia Cecchettin, così alla fiaccolata organizzata in memoria di Giulia, nella serata del 19 novembre 2023, è regnato il silenzio nella piazza di Vigonovo dove la ragazza viveva con la famiglia.

Migliaia di persone sono accorse per manifestare la propria vicinanza a questa famiglia travolta da un dramma difficile da sostenere. In prima fila il papà di Giulia, Gino, sostenuto dalla figlia maggiore Elena e dal fratellino, il piccolo di casa. Presenti anche una trentina di sindaci dei paesi vicini, tra le province di Venezia e Padova.

In migliaia alla fiaccolata per Giulia (foto da Facebook)

Il corteo è partito dal parco Norma Cossetto. Il percorso è poi proseguito davanti al Municipio illuminato di rosso, davanti alla casa della famiglia di Giulia, ed ha poi raggiunto piazza Marconi. Domani anche Vigonovo come Saonara esporrà fino alla fine del mese nella parete del municipio una gigantografia di Giulia.

Nelle ultime file, in chiusura del corteo, anche la famiglia di Filippo Turetta, l'ex fidanzato della 22enne, accusato di averla uccisa e arrestato nelle scorse ore in Germania.

La fiaccolata per Giulia Cecchettin

Papà Gino e la figlia maggiore Elena si sono abbracciati in lacrime mentre in piazza risuonavano le note della musica preferita della studentessa 22enne, “Comptine d’un autre été- l’apres midi” di Yann Tiersen (tratta dal film “Il meraviglioso mondo di Amelie”). Il Comune aveva fatto preparare 2000 candele da distribuire, ma sono andate esaurite in brevissimo tempo, e molte altre persone si sono aggiunte comunque al corteo.

"In questo momento solo il silenzio e la nostra vicinanza possono aiutare la famiglia di Giulia", ha detto al termine della fiaccolata il sindaco di Vigonovo Luca Martello. "Ora il dolore è troppo grande. La luce delle candele illumina questa sera la presenza di più comunità, unite per abbracciare simbolicamente la famiglia di Giulia, unite per far vivere Giulia dentro ad ogni uno di noi, dove nessun altro potrà scalfire il suo sorriso".

"Manteniamo il ricordo di Giulia questa sera e nella nostra quotidianità", ha detto il sindaco di Saonara Michela Lazzaro, "trasmettiamo il vero amore, la grande generosità di donarsi agli altri, come ci ha sempre insegnato Giulia. Diffondiamo questo messaggio forte, diventiamo tutti noi portatori e portatrici di quegli insegnamenti che impediscano tragedie simili".

"L’amore non è un meccanismo perfetto, l’amore non è violenza, non è possessione, l’amore non grida, l’amore è la più bella espressione di donarsi silenziosamente agli altri. - Prosegue il sindaco Lazzaro - Che il sorriso, la dolcezza, la bontà e la purezza di Giulia rimangano nei nostri cuori e possano essere la forza di andare avanti. Cara Giulia, ci consola il tuo abbraccio con la tua mamma, insieme date la forza a chi vi ama di affrontare di nuovo la vita nel ricordo del vostro identico e contagioso sorriso".

La sorella di Giulia: "Bruciate tutto, ora serve una rivoluzione culturale"

Elena Cecchettin, sorella di Giulia, poche ore prima a Dritto e Rovescio su Rete 4, ha detto:

“Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto e dico questo in senso ideale, per far sì che il caso di Giulia sia finalmente l'ultimo, ora serve una sorta di rivoluzione culturale”.

Sulla medesima linea papà Gino:

"Guardatevi bene dalla vostra relazione, qualsiasi cosa accada. Parlate con vostro padre, vostro fratello: denunciate qualsiasi avvisaglia. Solo cosi potrete salvarvi la vita. Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più".

Turetta arrestato in Germania, il padre: "Mio figlio pagherà"

Filippo Turetta sarà condotto in prigione al termine dell'udienza di convalida del fermo dinanzi al giudice di Halle an der Saale in Germania. Il giovane, unico indiziato del delitto di Giulia Cecchettin, è stato identificato dalla polizia tedesca mentre si trovava sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A9 nella Sassonia-Anhalt nella serata di sabato 18 novembre 2023.

Nicola Turetta, padre di Filippo

Frastornato il padre del 22enne accusato di aver ucciso Giulia, Nicola Turetta:

"Pensavo fosse morto? Non so se ero contento...mio figlio pagherà, la giustizia farà il suo corso, ma c'è una famiglia, suo fratello...bisogna capire, non è facile affrontare questa cosa. Mio figlio è stato descritto come un mostro, non lo è e non lo è mai stato, non può essere... Siamo ancora sotto shock per quello che è successo, per quello che ha combinato nostro figlio. Non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così, un ragazzo al quale abbiamo cercato di dare tutto", aggiunge frastornato. "Facciamo tantissime condoglianze alla famiglia di Giulia".

Andrà a trovare la famiglia di Giulia?

"Sì, ma bisogna trovare il coraggio per farlo".

L'uomo ammette che sarà difficile abbracciarlo, ma resta a ogni modo suo figlio.

Il Presidente Zaia dichiara il lutto regionale

“Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia sia dichiarato il lutto regionale. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene.

Il dolore e lo sgomento coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile, che abbiamo imparato a conoscere anche dai racconti di chi più le era vicino”.

Ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’indomani del ritrovamento del corpo senza vita di Giulia Cecchettin.

“Dopo questi giorni di frenetiche ricerche, di speranze, di dolore la dichiarazione del lutto regionale vogliamo diventi anche, nel ricordo di Giulia, un segnale estremamente determinato contro la violenza sulle donne. Propongo quindi di indossare non solo il 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere), ma anche nel giorno dei funerali il fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso.

Invito quindi anche le amministrazioni locali ad operare in questo senso, secondo le iniziative che vorranno adottare: una panchina di colore rosso, per ogni comune, potrebbe ad esempio essere importante, ma sono certo che anche i Sindaci nei giorni delle esequie ed in seguito sapranno realizzare adeguate iniziative ad alto impatto comunicativo e simbolico. Il Veneto, nel ricordo di Giulia, lancerà nel giorno delle esequie un forte segnale contro ogni, odiosa, violenza sulle donne”.

Lunedì 20 novembre 2023, all'inizio di ogni lezione, i docenti dell'Università di Padova osserveranno un minuto di silenzio per ricordare Giulia Cecchettin. L'ateneo ha concesso la laurea postuma in ingegneria biomedica alla giovane, portata via da Turetta proprio pochi giorni prima di discutere la tesi.

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