Unionmare Veneto

Mareggiata litorale: "Così rischiamo di perdere tutta la nostra spiaggia" - GALLERY

Unionmare Veneto lancia l'allarme mareggiate e l'urgenza di progettare interventi strutturali lungo tutta la costa. Danni più gravi a Jesolo, Eraclea e Sottomarina.

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L'allarme di Unionmare Veneto dopo la mareggiata di ieri che ha spazzato via molti metri cubi di spiagge a Jesolo, Eraclea, Sottomarina. Danni più limitati a Caorle e Bibione.

Mareggiata litorale, gravi danni ieri

“Se non interverremo quanto prima con progetti strutturali, non sarà la Bolkestein a portarci via le spiagge, ma le mareggiate”.

E’ un campanello d’allarme, l’ennesimo, quello lanciato da Unionmare Veneto, attraverso il suo presidente, Alessandro Berton. Ieri, martedì 8 dicembre 2020, il sopralluogo lungo la costa e il punto della situazione, che conferma sostanzialmente la gravità della situazione.

“Con l’aggravante – sottolinea Berton – che abbiamo avuto danni enormi per una semplice mareggiata, ben lontana da quanto avvenuto nel novembre dello scorso anno”.

Jesolo, Eraclea e Sottomarina le più colpite

La situazione, dunque. Le zone più colpite sono state quelle nei comuni di Jesolo, Eraclea e Chioggia (ovvero nella spiaggia di Sottomarina). Nel dettaglio.

  • A Jesolo: nella zona della Pineta sono stati erosi 50mila metri cubi di sabbia.
  • Eraclea: il Comparo Sa1 (quello intercomunale eraclea-Jesolo) di fatto non esiste più.
  • Sottomarina: colpita in particolare la zona di Isola Verde, dove sono completamente scomparsi almeno
    trenta metri di arenile.
  • Salvate dall’erosione le spiagge di Caorle e Bibione, anche se, alla pari delle altre, dovranno affrontare il
    pesante smaltimento del materiale legnoso lasciato lungo la battigia.

E, da questo punto di vista, si apre un altro fronte, sul quale la stessa Unionmare di sta battendo da tempo, forte di un recente provvedimento portato avanti dall’onorevole Giorgia Andreuzza.

“In sintesi chiediamo, così come ha fatto la parlamentare, che il materiale legnoso portato sulle nostre spiagge dalle mareggiate sia considerato biomassa e non rifiuto speciale”, ha evidenziato Berton. “Se passasse la Proposta di Legge, questo materiale naturale non sarebbe più considerato un rifiuto speciale da smaltire ma diventerebbe una risorsa per produrre energia pulita. Diventando biomassa ci sarebbe la possibilità di un riutilizzo con un considerevole risparmio di costi di gestione per i Comuni costieri e si avvierebbe un processo virtuoso poiché si genererebbe energia pulita”.

Chiesti interventi urgenti

Purtroppo la Proposta di Legge dell’on. Andreuzza, già approvata dalla Camera, è ferma in Senato. Tornando alla questione mareggiate, Unionmare Veneto chiede interventi urgenti.

“Non è più possibile procedere con interventi a “spot”: vanno avviati piani di intervento strutturali. E per farlo bisogna procedere in due modi: il primo, la Regione individui un capitolo di bilancio, agganciato al turismo, dedicato a questo tipo di interventi, che oggi manca; il secondo, una quota dei fondi Next Generation, all’interno della Recovery Fund, sia a sua volta destinata per il turismo balneare, nella fattispecie per la salvaguardia della costa. Ribadisco che, se non interveniamo quanto prima, saranno le mareggiate a portarci via la spiaggia, non la Bolkestein. La spiaggia è la principale risorsa del comparto
turistico della costa veneta che rappresenta il 50% del turismo della regione e dà lavoro a migliaia di persone e, di conseguenza, sostegno a migliaia di famiglie”.

mareggiata dicembre 2020 eraclea
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mareggiata dicembre 2020 jesolo
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mareggiata dicembre 2020 sottomarina2
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mareggiata dicembre 2020 sottomarina1
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