"Giù le mani da Jesolo!": l'associazione albergatori interviene contro i "tuttologi" del momento
Dopo l'arrivo dei migranti positivi al Covid, si è parlato molto e a sproposito della situazione di Jesolo. Arriva la risposta degli albergatori.
“Giù le mani da Jesolo”. Un monito e un appello rivolto indistintamente a tutti coloro che da qualche giorno stanno utilizzando il nome della città per avere visibilità sui mezzi di informazione: è quello rivolto, con tono deciso, dal presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori, Alberto Maschio.
La dichiarazione
“Basta speculatori, sciacalli politici, benpensanti, tuttologi che continuano a parlare e pensare di avere la verità in tasca sul turismo. Non volendo certo generalizzare e rivolgendoci a quanti intervengono in maniera speculativa, dove sono stati quando invocavamo delle soluzioni, o perlomeno delle progettualità per il medio e lungo termine? Quando c’era la necessità di spingere su alcune soluzioni, da noi prospettate (dati alla mano) per aiutare anche i nostri potenziali collaboratori? Quando c’era da parare i colpi dalle tante fake news e progettare una adeguata comunicazione con i Paesi tradizionalmente a noi vicini? Ora che la città si sta rialzando, pur con tutte le fatiche del caso, ad ogni difficoltà che emerge in questo tortuoso percorso, c’è sempre qualcuno che è pronto a speculare. Sappiamo che Jesolo ha un nome spendibile per farsi pubblicità e avere qualche titolo sui giornali, ma a questo gioco noi non ci stiamo! Giù le mani da Jesolo! La smettano di parlare di turismo, che fanno più danni, soprattutto quando non si sa neppure ciò di cui si sta parlando. Ora vogliamo più progettualità e meno chiacchere”.
Lavorare in team per uscire dalla crisi
Maschio rivolge un appello anche ai suoi concittadini, invitandoli a riflettere sul ruolo che il turismo riveste a Jesolo:
“Oggi più che mai c’è bisogno di fare squadra: ricordiamoci che tutti, in un modo o in un altro, viviamo di turismo. Smettiamola di farci del male con dei post sui social negativi per la città. I problemi, se e quando emergono, segnaliamoli alle autorità competenti; oppure anche a noi di Aja, sempre disposta ad accogliere ogni suggerimento o problematica”.
Maschio torna, poi, sul discorso “disdette”, cui qualcuno ha fatto riferimento, associandolo a quanto emerso sui contagi da Covid-19 alla Croce Rossa:
“Intanto va sottolineato come, secondo quanto emerso dalle rilevazioni H-Benchmark, abbiamo avuto, nelle nostre strutture, una occupazione che, nei fine settimana, ha ottenuto picchi pari al 93%, con una presenza di stranieri di oltre il 35%. Da segnalare, inoltre, il superamento della soglia del 60% di occupazione anche per i giorni feriali (domenica-giovedì) della scorsa settimana e dei primi giorni di quella in corso. Per quanto riguarda le disdette, è innegabile che oggi il turista faccia maggiormente attenzione ad ogni singola informazione, persistendo una complessiva quanto legittima preoccupazione. Nello scorso fine settimana, nella fattispecie, non essendoci stati altri elementi di “disturbo”, riteniamo fondato che le notizie rimbalzate sul fronte Covid-19 alla Croce Rossa, con tutte le polemiche che ne sono seguite, abbiano portato ad un aumento delle disdette di circa il 7% rispetto alla media registrata fino ad oggi. Un motivo in più per invitare alla cautela e alla sensibilità nel dare certe informazioni”.