Sex on the beach

Altro che movida: nelle “spiagge sicure” i giovani fanno sesso tra gli ombrelloni

Ora le istituzioni corrono ai ripari: in arrivo le telecamere con riconoscimento facciale in spiaggia.

Altro che movida: nelle “spiagge sicure” i giovani fanno sesso tra gli ombrelloni
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Una coppia "hot", i primi di maggio, aveva dato spettacolo, esibendosi in gesti focosi sulla spiaggia, incassando un fragoroso applauso. Ma questa volta forse si è andati un po' oltre: altri ragazzi sono stati pizzicati a fare sesso tra gli ombrelloni, a pochi passi dalla passeggiata... con la differenza che in questi giorni, rispetto ai primi di maggio, di gente a spasso anche all'imbrunire ce n'è molta. Compresi i bambini.

Altro che movida: nelle “spiagge sicure” i giovani fanno sesso tra gli ombrelloni

Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia era preoccupato ancora prima che il Veneto entrasse in zona bianca. Aveva percepito alcuni segnali che lo avevano portato a emettere in seguito delle ordinanze per impedire gli abusi di alcol, soprattutto tra i giovanissimi. Nelle intenzioni del primo cittadino, infatti, c'era la volontà di contrastare la mala movida.

E per farlo aveva chiesto un sostegno anche alle più alte cariche istituzionali. Un appello che non era rimasto inascoltato, tanto che ieri, in occasione della sua visita a Mestre, il leader della Lega Matteo Salvini, aveva avuto modo di annunciare un'importante novità che toccherà proprio il litorale.

"Mi sono attivato e saremo in grado di far arrivare a Jesolo e sul litorale veneziano una dozzina di poliziotti in più grazie al Piano straordinario 'Spiagge sicure'  - ha spiegato, aggiungendo anche un cenno al caso delle Grandi Navi - Bene il rinvio dello stop alle Grandi Navi in laguna, ma occorre salvaguardare i lavoratori del porto. Ci sono 5mila posti di lavoro che vanno tutelati dal primo all'ultimo".

Solo che nei giorni scorsi più che di movida si dovrebbe parlare di un altro fenomeno (sì, è il caso di definirlo così), quello del sesso a cielo aperto. In spiaggia, per essere più precisi, dal bagnasciuga agli ombrelloni, senza alcun pudore, sotto gli occhi di tutti, famiglie, anziani e bambini.

Nel mese di maggio avevamo raccontato dell'episodio avvenuto proprio a due passi da piazza Mazzini: due ragazzi intenti a scambiarsi gesti focosi, avevano incassato un fragoroso applauso da parte dei passanti che li avevano sorpresi. Ma questa volta di diverso c'è il flusso di visitatori e turisti in città, ben più alto rispetto ai primi di maggio.

I tentativi per arginare questi episodi sono molti e l'ultimo sta già provocando reazioni contrapposte: si tratta dell'idea di installare telecamere di ultimissima generazione in grado di identificare volti e singoli dettagli ad altissima risoluzione, in abbinamento a un rinforzato impianto diffuso di illuminazione anche sulle spiagge. A promuovere la proposta è stato il Questore di Venezia, all'indomani della comunicazione del ministero dell'Interno sull'invio di nuovi agenti di Polizia in tutto il territorio.