Manca il "Sì" della Regione

Venezia, stop alle cineserie nei negozi: voto compatto del Consiglio comunale

Tutti d'accordo a Ca’ Farsetti, ora si aspetta l’ok della Regione...

Venezia, stop alle cineserie nei negozi: voto compatto del Consiglio comunale
Pubblicato:
Aggiornato:

Lavanderie e distributori automatici di snack e caramelle. Ma anche altre attività che vendono cineserie, paccottiglia. Venezia dice "basta".

Venezia, stop alle cineserie nei negozi: voto compatto del Consiglio comunale

E lo dice in modo compatto con il voto unanime del Consiglio comunale alla delibera presentata che vieta, di fatto, la proliferazione di tali esercizi commerciali colpevoli di ledere la bellezza del centro storico. Ma non solo. Si vuole anche arginare le riaperture della stessa società sotto nome diverso per evitare gli obblighi fiscali.

Una delibera davvero rivoluzionaria quella veneziana che ora attende, per divenire esecutiva, il "sì" della Regione, dopo l'ok della Soprintendenza. E' in cantiere, infatti, un incontro tra l'assessore al Commercio Sebastiano Costalonga e il "collega" regionale alle Attività produttive, Roberto Marcato per spingere sull'acceleratore e proseguire nella direzione intrapresa.

L'iniziativa veneziana ha ottenuto una risonanza mondiale. E la notizia del provvedimento è arrivata anche in Cina. Ma i motivi che hanno portato la Giunta a cambiare rotta, sono stati spiegati in modo molto chiaro. In tre anni le attività che vendono cineserie sono diventate quasi mille. E il fenomeno "apri e chiudi" è divenuto cronico. Con l'effetto, prevedibile, dell'insorgere di un'evasione fiscale incontrollabile.

LEGGI ANCHE: Il Comune di Venezia dice "basta" alle cineserie in vetrina

La delibera vuole, in poche parole, anteporre la salvaguardia culturale alla libertà d'impresa, sulla base delle premesse appena spiegate. Restano aperte le porte per tutte le attività commerciali utili ai veneziani oppure di pregio. Come gli alimentari, o i negozi che vendono design, artigianato, arte e antiquariato, alta moda. Certo, c'è il rischio che alcuni locali possano restare sfitti. Ma secondo l'assessore gli effetti benefici si vedranno tra un po' di tempo.

Seguici sui nostri canali