Il corteo

Una "battaglia" a colpi di remi per la "Pace in acqua"

La protesta contro il moto ondoso provocato dal traffico acqueo è stata organizzata dal Gruppo insieme che riunisce le realtà remiero veliche di Venezia

Una "battaglia" a colpi di remi per la "Pace in acqua"
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Venezia è una città unica. E questo lo sappiamo. Remare tra i canali, per alcuni, non è solo un passatempo. A volte è proprio una necessità. E spesso si deve fare i conti con un traffico acqueo davvero sostenuto. Sostenuto e per alcuni insostenibile. Tanti i rischi che si corrono, infatti, se si decide di voler remare un po' tra i canali.

Una "battaglia" a colpi di remi per la "Pace in acqua"

Ecco perché sabato il "Gruppo insieme" che rappresenta 35 realtà del mondo della voga e anche della vela, con l'obiettivo di tutelare e salvaguardare la città e la sua Laguna, hanno organizzato un corteo acqueo, appunto, a colpi di remi, lungo il canale dei Marani, proprio in quel punto in cui, esattamente un mese fa, si è verificato un drammatico incidente che ha provocato l'affondamento di una mascareta, il ferimento di due vogatrici.

Il singolare corteo è partito intorno alle 15 nelle acque di fronte al Molino Stucky ed è terminato un'ora dopo circa di fronte all'imbocco di rio di Cannaregio. L'idea di fondo era quella di sensibilizzare la cittadinanza sul tema del traffico acqueo in Laguna, considerato evidentemente troppo sostenuto.

Si sono chiesti dunque più controlli per evitare il transito di imbarcazioni a velocità sostenuta, talvolta non consentita. L'appello, in definitiva, è rivolto alle autorità: servere, secondo i manifestanti, una nuova legge speciale per finanziare opere di manutenzione e introduca nuove direttive per la salvaguardia della città e della Laguna.

Ma la protesta non si ferma qui. Il prossimo appuntamento è previsto domenica 16 aprile 2023, in occasione dei 50 anni di legge speciale, con un altro corteo questa volta lungo le Fondamenta Nuove e intorno a Murano, con ritrovo alle 10 di fronte alla Canottieri Querini.

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