L'ordinanza

Stop ai monopattini e alle bici elettriche in alcune zone di Mestre

I mezzi, troppo spesso, vengono usati sia per la vendita di stupefacenti che per il trasporto e la fuga...

Stop ai monopattini e alle bici elettriche in alcune zone di Mestre
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Per prevenire e contrastare episodi di spaccio di stupefacenti è limitato l'uso di monopattini elettrici e bici a pedalata assistita in alcune aree del centro di Mestre. Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro nella quale si specifica che la zona interessata è individuata nel Rione Piave.

Stop ai monopattini e alle bici elettriche in alcune zone di Mestre

Nel dettaglio le strade interessate sono: via Trento, via Podgora, via Monte Nero, via Piraghetto (ivi compreso l’omonimo Parco pubblico comunale), via Fiume, via Trentin, via Monte Grappa, via Monte Cengio, via Miranese, via Carducci, via Cappuccina, via Tasso, via Aleardi, via Bembo, via Parini, via Gozzi, Strada dei Ronchi, Viale Stazione.

La misura, si spiega nel testo, arriva dopo che "le costanti attività di osservazione della Polizia Locale di Venezia e delle forze di polizia dello Stato hanno dimostrato come soggetti stabilmente dediti ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti, utilizzino il monopattino elettrico come mezzo di trasporto individuale assolutamente prodromico alla realizzazione dei propri piani criminali". I mezzi, si legge ancora, vengono usati sia per la vendita di stupefacenti che per il trasporto e la fuga.

Stesso divieto viene imposto anche nel sottopasso ciclo pedonale che congiunge via Dante a via Rizzardi, nonché nell’area compresa tra la stessa via Rizzardi, Piazzale Giovannacci e via Ulloa, comprese le stesse vie Rizzardi ed Ulloa ed il Piazzale Giovannacci.

L’utilizzo dei mezzi, è scritto nell’ordinanza, sarà comunque garantito “alla popolazione residente nel comune di Venezia, a coloro i quali sono dediti a svolgere funzioni lavorative presso uffici, negozi ed attività presenti all’interno del comune di Venezia, nonché agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado ed istituti universitari presenti all’interno del comune di Venezia”.

Oltre alle sanzioni amministrative stabilite dalla legge, l'ordinanza prevede anche il sequestro cautelare del mezzo. I monopattini e le bici sequestrati, si prosegue, "se di proprietà di aziende operanti nel settore della mobilità pubblica con Comune di Venezia con noleggio telematico del mezzo", rientreranno nella disponibilità delle stesse aziende dopo che queste ultime avranno dimostrato "di avere provveduto all’interdizione dell’utente autore della violazione". Il provvedimento resterà in vigore fino al prossimo 29 giugno.

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