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Sciopero generale dei mezzi pubblici a Venezia

I lavoratori protestano per chiedere aumenti dello stipendio e difendono il Reddito di cittadinanza...

Sciopero generale dei mezzi pubblici a Venezia
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AVM/Actv informa che è stato proclamato per venerdì 26 maggio 2023 uno sciopero generale nazionale di 24 ore al quale potrebbe aderire il personale delle società Actv, VeLa e AVM.

Sciopero generale dei mezzi pubblici a Venezia

Lo sciopero potrà dunque interessare i servizi navigazione, automobilistici, tranviari, People Mover, nonché le biglietterie Venezia Unica, l’ufficio AVM ZTL Auto di Mestre ed i parcheggi in struttura (Autorimessa di P.le Roma, Park Sant’Andrea, Park Candiani e Park Costa).

Servizi di navigazione - durante lo sciopero saranno garantiti i servizi minimi di collegamento (a breve la locandina con i servizi garantiti). Per maggiori informazioni seguire i canali social istituzionali @muoversivenezia o contattare il call center Dime 041041.

Come da normativa si evidenziano di seguito le motivazioni dello sciopero proclamato dalla sopra citata organizzazione sindacale:

  1. Per aumenti salariali di 300 euro che garantiscano il recupero di potere d’acquisto di fronte al forte aumento dei prezzi e alle perdite accumulate nel corso delle ultime tornate contrattuali;
  2. Per una nuova indicizzazione dei salari all’aumento reale del costo della vita;
  3. Contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l’intero sistema con conseguenze drammatiche sulla sicurezza e con effetti gravissimi in termini di precarietà, ricattabilità e illegalità diffusa sui posti di lavoro;
  4. Contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti, costringendoli in una condizione di assoluta schiavitù;
  5. Contro il progetto Calderoli di autonomia differenziata e di ulteriore aumento delle disparità territoriali e sociali;
  6. Contro la delega fiscale destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali;
  7. Per l’abolizione dell’IVA sui beni di prima necessità ed il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni;
  8. Per un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità;
  9. Per la detassazione delle pensioni in linea con gli altri paesi europei e le pensioni minime a 1000(mille) euro;
  10. Per un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati;
  11. In difesa del Reddito di Cittadinanza e per il superamento di tutte le odiose condizionalità che ne hanno finora ristretto ingiustamente l’ambito di applicabilità;
  12. Per una legge sul salario minimo di almeno 10 euro l’ora sui minimi tabellari;
  13. Per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario,
  14. Per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici;
  15. Per il diritto alla casa, un milione di nuove case popolari, il blocco degli sfratti e degli sgomberi,
  16. Per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro
  17. Contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le
  18. Competenze Trasversali e l’Orientamento) che introduce la logica dello sfruttamento già dai banchi di scuola;
  19. Per la difesa del diritto di sciopero;
  20. Contro il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra in Ucraina, l’invio di armi e di risorse in teatri di guerra.
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