Mose, salvato dal fallimento il Consorzio Venezia Nuova e nuova data di fine lavori: tutto pronto entro un anno e mezzo
Il commissario: "Paghiamo le imprese che aspettano da troppo tempo e poi ripartiamo con i lavori"

La notizia era attesa da tempo: il Consorzio Venezia Nuova è salvo. Non ci sarà il fallimento, dunque, e questa è una buonissima notizia perché segna un altro aspetto importante: la ripresa dei lavori.
Mose, salvato dal fallimento il Consorzio Venezia Nuova
"Paghiamo i debiti con le imprese e ripartiamo subito con i lavori", queste le prime parole del commissario liquidatore del Consorzio, Massimo Miani.
"Non mi aspettavo di trovare una situazione simile - ha spiegato ai microfoni del Tg regionale Rai - I debiti erano più di 300 milioni".
Una lunga corsa ad ostacoli quella per salvare il Consorzio, anche contro il tempo, contro la pandemia. Insomma una vera e propria impresa che oggi può contare su un nuovo capitolo, tutto da scrivere.
Ma ora cosa succede?
"Abbiamo chiesto di uscire dal concordato - ha continuato - Abbiamo presentato il piano di risanamento, quindi potremmo subito procedere con la prima tranche di pagamenti alle imprese che aspettano da molto tempo. Insomma questo è il primo gesto della ripartenza".
Completamenti dell'opera Mose, e poi c'è il piano Europa, le opere di compensazione ambientali, insomma la macchina si rimette in moto. Con una nuova data per chiudere la partita: il 2025. Anche se, per il Commissario Miani, il grosso degli interventi potrebbe essere ultimato non oltre un anno e mezzo.