Arte, politica e intrighi

L'opera di Banksy a Venezia è salva ma potrebbe essere svelata l'identità del misterioso artista

L'autore apprezzatissimo e famoso non ha mai mostrato in pubblico il proprio viso. E ha fatto di questo aspetto la sua forza, ma ora le cose potrebbero cambiare...

L'opera di Banksy a Venezia è salva ma potrebbe essere svelata l'identità del misterioso artista
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Doppia notizia che riguarda il misterioso artista Banksy, una di queste che tocca da vicino, da molto vicino anche Venezia. Prima di tutto partiamo da qui: grazie all'intervento, alla presa di posizione del Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, l'opera definita Bambino Migrante, attribuita, anzi rivendicata dallo stesso autore, Banksy, appunto, verrà restaurata.

Banksy, l'artista senza "volto" e l'opera di Venezia

E’ stato lo stesso Sgarbi, dopo una lunga diatriba tra proprietà e sovrintendenza, ad annunciare la disponibilità di una fondazione bancaria che si sobbarcherà dei costi per il restauro del murales situato, come è noto, sulla parete di un edificio tra campo San Pantalon e campo Santa Margherita, con l’affaccio su rio Novo.

"Questo restauro si farà"

ll tempo, gli agenti atmosferici e soprattutto l’acqua del canale hanno nel tempo rovinato l’opera d’arte e un intervento sarebbe stato necessario già da tempo. Nonostante l’avversione, come rileva il Corriere, di alcuni artisti che vedono nel deterioramento un elemento positivo, per Sgarbi non c’è partita e l’opera va salvata, anche se l’autore stesso, per inciso, fosse contrario. Questo perché il murales è abusivo, e il ministero lavora nell’interesse della salvaguardia dell’opera. Problemi, dunque, critiche, e intoppi.

Una denuncia potrebbe svelare l'identità del misterioso artista

Sì, perché la sovrintendenza non ha potuto fare nulla di propria iniziativa, in quanto l’intervento dell’Ente è autorizzato solo se il prodotto d’ingegno ha più di 70 anni. Ma ora veniamo all’altro aspetto che interessa il misterioso autore. Famoso, anzi famosissimo per altre sue creazioni, ma ignoto. Già, come tutti ben sanno dietro al nome d’arte Banksy non c’è una reale identità. Nessuno sa o ha potuto realmente attribuire a quella mano, a quelle opere, un nome e un cognome.

Finalmente si saprà la verità?

Ci sono dettagli, certo, come le sue origini britanniche, o come altre poche informazioni che circolano ormai da anni sul suo conto. Ora, tuttavia, le cose potrebbero cambiare radicalmente. L’identità dell’artista, infatti, potrebbe essere svelata per una causa di diffamazione intentata contro di lui davanti all’alta corte di Londra da Andrew Gallagher, un imprenditore di 56 anni. La denuncia, si apprende, sarebbe stata presentata, contro un tal Robert Gunningham, già indicato come Banksy dal Mail Online in un loro celebre scoop del 2008.

Resta da capire un dato, prima di tutto: in primis se l’Alta corte renderà esecutiva la convocazione, e poi se Gunningham in persona si presenterà di fronte ai giudici. Oppure c’è una terza via: tutta questa storia, così come già successo in passato, svanirà, si sgretolerà in assenza di prove, come la vernice delle sue opere sotto l’azione dell’acqua…

Una gallery dei suoi più celebri lavori in tutto il mondo

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Sulla reale identità di Banksy continuano i confronti e i dibattiti, e nessuno sa ancora con certezza chi si nasconda dietro quel nome; è stato speculato anche che Banksy in realtà sia una donna, oppure un collettivo di sei artisti riuniti sotto lo stesso nome. In un'intervista del 2003 con Simon Hattenstone di The Guardian, Banksy è stato descritto come "bianco, 28 anni, trasandato casual: jeans, maglietta, un dente d'argento, catena d'argento e orecchino d'argento. Sembra un incrocio tra Jimmy Nail e Mike Skinner dei The Streets".

Secondo uno studio condotto dal Mail on Sunday, come detto, nel 2008, l'elusivo artista britannico sarebbe Robin Gunningham, già studente della Bristol Cathedral Choir School; i risultati di questa inchiesta sono stati confermati dagli studiosi della Queen Mary University di Londra che, servendosi del metodo di indagine della «profilazione geografica», mutuato dalle tecnologie poliziesche per la ricerca di criminali, hanno fatto corrispondere l'identità di Banksy a Gunningham.

Alcuni, anche dopo un involontario accenno fatto dal musicista britannico Goldie durante un'intervista, ritengono che Banksy sia, in realtà, il musicista e graffitista Robert Del Naja dei Massive Attack. Un’altra ipotesi avanzata è quella che il nome di Banksy dissimuli l'identità dell'artista svizzero Maître de Casson, circostanza da quest'ultimo smentita sul suo sito web.

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