Venezia

Basilica di San Marco, cantiere fermo al palo. E l'acqua granda torna a far paura

Le aziende per i lavori di messa in sicurezza della Chiesa non sono state pagate. Il Primo Procuratore Tesserin vuole coinvolgere Draghi.

Basilica di San Marco, cantiere fermo al palo. E l'acqua granda torna a far paura
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Lavori fermi per proteggere la Basilica di San Marco dall'acqua alta, le imprese non sono state pagate. E il Primo Procuratore Tesserin pensa di interpellare Draghi.

Basilica di San Marco, cantiere fermo al palo

La speranza, per dare un messaggio simbolico ai veneziani e al mondo, era quella di poter celebrare la messa di Natale in piena sicurezza, con i lavori a "protezione" della Basilica di San Marco ormai ultimati. Invece l'auspicio del Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, ora su tutte le furie, verrà disatteso.

Le grane economiche, a dispetto di rassicurazioni e frasi di circostanza, ci sono eccome: le imprese assoldate per i lavori alla barriere di vetro hanno proseguito con la loro opera, peccato che invece l'annunciato anticipo contrattuale da 700mila euro, (il 30% del costo totale), destinato a materiali e stipendi degli operai, sia tuttora una chimera. Impantanato a Roma.

Lo stesso Tesserin ora vorrebbe investire della questione il presidente Draghi, per sbloccare un intervento da circa 3 milioni che si è arenato. I danni a marmi e mosaici della Basilica, quelli sì invece, restano incalcolabili. E, come se non bastasse, le previsioni di marea annunciate per i prossimi giorni non promettono nulla di buono: basterà il Mose a fermare l'acqua granda e il rischio di ulteriori danni?

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