Casa di riposo di Chioggia, bilancio in rosso. Montanariello (Pd): "Non è un caso isolato"
Il consigliere regionale del Partito Democratico attacca: "Aggravati i problemi delle Rsa: basta promesse a vuoto sulla riforma delle Ipab”.
Montanariello (PD): “Il Covid ha aggravato i problemi delle Rsa: basta promesse a vuoto sulla riforma delle Ipab”.
Casa di riposo di Chioggia, bilancio in rosso
“Il Covid rischia di essere una mazzata tremenda per molte case di riposo, il caso di Chioggia non è isolato. Con le risorse aggiuntive si può tamponare l’emergenza, ma sono necessari interventi strutturali per garantire un futuro alle Rsa e un’assistenza adeguata agli ospiti. Il Veneto è la sola Regione con la Sicilia ad essere inadempiente sulla riforma delle Ipab, prevista addirittura da una legge del 2000!”.
Così Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Partito Democratico, interviene sul bilancio in profondo rosso del Csa Casson di Chioggia.
“Il blocco degli accessi per i nuovi ospiti, la diminuzione dei pazienti, ricoverati in ospedale o purtroppo deceduti, le maggiori spese per sanificare i locali e acquistare i dispositivi di protezione hanno portato inevitabilmente a uno squilibrio nei conti. A ciò va sommata la mancanza di introiti legati ai servizi diurni ed accessori, viste anche le aperture dimezzate del Centro di Sottomarina. E la soluzione per la quadratura del cerchio non può essere l’aumento delle rette, già oggi insostenibili per molte famiglie. In tutto il Veneto, infatti, sono circa settemila gli anziani privi di impegnativa e quindi costretti a pagare per intero la quota, fino a tremila euro al mese”.
"Urge riforma delle Ipab"
E ancora:
“Non si può sempre battere cassa con Roma, la Regione dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Nell’ultimo bilancio - ricorda Montanariello - avevamo presentato due proposte, una per l’adeguamento strutturale e delle strumentazioni aumentando le stanze singole e dotando almeno il 10% dei posti letto con postazioni di ossigeno, così da ridurre i contagi e migliorare l’assistenza, visti i numerosi focolai che si sono sviluppati nelle Rsa. La seconda riguardava il taglio dell’Irap, uno degli esborsi maggiori per le case di riposo. Tutto questo aspettando una riforma ormai ventennale per la trasformazione delle Ipab in Aziende pubbliche di servizio alla persona, più volte annunciata da Zaia e dai suoi assessori, ma mai approdata in aula. Basta promesse e conferenze stampa, è l’ora dei fatti”.
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