Entro il 25 gennaio

Vaccino anti Covid: in Veneto arriveranno 186.225 dosi, definito il piano per la distribuzione

Zaia: "Siamo in grado di gestire qualsiasi lotto e qualsiasi quantità di dosi, nella speranza che ne arrivino anche più del previsto per poter accorciare i tempi".

Vaccino anti Covid: in Veneto arriveranno 186.225 dosi, definito il piano per la distribuzione
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Secondo le previsioni del Commissario nazionale Arcuri, entro il 25 gennaio 2021 arriveranno e saranno erogate in Veneto 186.225 prime dosi di vaccino contro il Covid. Le dosi saranno poi distribuite nei 7 punti di stoccaggio individuati dal Piano Vaccini elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione.

Come saranno distribuite

Nello specifico il piano prevede che le dosi, una volta arrivate dal livello centrale, vengano distribuite nei punti di stoccaggio per poi essere inviate ai punti di erogazione. Le dosi arriveranno al centro di stoccaggio delle Province del Veneto:

  • all’ospedale di Belluno arriveranno 10.725 fiale;
  • all’Azienda Ospedaliera di Padova 35.100;
  • all’Ospedale di Rovigo 13.650;
  • all’Ospedale di Vittorio Veneto 31.200;
  • all’Ospedale dell’Angelo di Mestre 27.300;
  • all’Azienda Ospedaliera di Verona 34.125;
  • all’Ospedale di Vicenza 34.125.

La gestione dei lotti

I vaccini arriveranno dalla struttura commissariale in diversi lotti, quindi il 4, 11, 18 e 25 gennaio 2021. Il presidente della Regione del Venerto, Luca Zaia ha voluto rassicurare:

“Nel Veneto  abbiamo una macchina sanitaria e logistica pronta e collaudata. Siamo in grado di gestire qualsiasi lotto e qualsiasi quantità di dosi, nella speranza che ne arrivino anche più del previsto per poter accorciare i tempi. Per noi è rigorosamente prioritario rispettare il protocollo delle categorie prioritarie da vaccinare, che sono gli operatori della sanità, gli operatori e gli ospiti delle Case di Riposo. Nessuna dispersione rispetto a queste tre categorie deve verificarsi. Saranno le uniche a essere vaccinate in questa prima fase. Siamo anche pronti ad affrontare la partita con l’anagrafe vaccinale informatizzata, che per primi abbiamo costituito a livello nazionale, e che sarà preziosa qualora vi fosse la necessità di certificare l’avvenuta vaccinazione o di pensare a quello che viene comunemente definito ‘il passaporto sanitario’, che saremo in grado di rilasciare in tempo reale”.

Nessun intoppo al “V-Day”

Nel frattempo si è concluso senza difficoltà il “Vaccine Day”, nel corso del quale in Veneto sono state iniettate 879 prime dosi di vaccino ad altrettanti operatori sanitari. Si è trattato di donne al 55% e uomini al 45%. La fascia di età più numerosa è stata quella dei sanitari tra 50 e 59 anni con 216 femmine e 122 maschi vaccinati.

Territorialmente, le dosi sono state così suddivise:

  • 44 all’Ulss 1 Dolomiti;
  • 105 alla 2 Marca Trevigiana;
  • 110 alla 3 Serenissima;
  • 45 alla 4 Veneto Orientale;
  • 40 alla 5 Polesana;
  • 110 alla 6 Euganea;
  • 45 alla Pedemontana;
  • 90 alla Berica;
  • 90 alla Scaligera;
  • 90 all’Azienda Ospedaliera di Padova;
  • 90 all’Azienda Ospedaliera di Verona;
  • 20 all’Istituto Oncologico Veneto.

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