Kateryna, sopravvissuta alla tragedia del bus di Mestre: "Vorrei ringraziare il vigile del fuoco che mi ha salvata"
Kateryna Samoshchenko, una giovane turista ucraina, ha perso la gamba destra nell'incidente del 3 ottobre 2023. Ora vorrebbe ringraziare il pompiere che l'ha portata in salvo quella notte

Kateryna Samoshchenko, una giovane turista ucraina, la sera del 3 ottobre 2023, si trovava sul bus diretto a un campeggio della zona che è tragicamente precipitato dal cavalcavia a Mestre, finendo vicino ai binari dopo un volo di una decina di metri. Poi il mezzo elettrico è stato divorato dalle fiamme.
A salvarla dalle fiamme quella notte è stato un vigile del fuoco, che oggi, dopo quasi due anni dalla tragedia, Kateryna sta cercando per ringraziarlo.
Kateryna, sopravvissuta alla tragedia del bus di Mestre
La sera del 3 ottobre 2023, un autobus in servizio tra Venezia e il camping Hu di Marghera è caduto dal cavalcavia Rizzardi di Mestre, provocando la morte di 22 persone e il ferimento di altri 14 passeggeri, tra cui anche Kateryna. Tra le vittime anche l'autista, Alberto Rizzotto, l'unico italiano a bordo.
Nell'incidente Kateryna ha perso la gamba destra. Dopo cinque mesi in ospedale, ha iniziato un lungo percorso di riabilitazione, prima a Cittadella e poi a Mestre, durante il quale è stata sempre accompagnata dall’affetto della madre e da una rete di solidarietà che non l’ha mai lasciata sola.
Grazie al sostegno della Polisportiva Terraglio, Kateryna ha trovato nello sport una nuova forza, diventando campionessa di parakarate. Tuttavia, i successi ottenuti non riescono a colmare il dolore per la perdita delle tre amiche con cui viaggiava quella tragica sera.
"Vorrei ringraziare il vigile del fuoco che mi ha salvata"
L’unico frammento che Kateryna ricorda di quella notte è il momento in cui un vigile del fuoco la strappò alle fiamme, salvandole la vita. Ora il suo desiderio più grande è poterlo incontrare per dirgli grazie.
A condividere il suo appello è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia:
Gli pneumatici troppo larghi avrebbero causato la rottura dello sterzo
A provocare la tragedia sarebbe stata la rottura dello sterzo del mezzo, secondo quanto emerso da una perizia tecnica a fine giugno 2024.

Accertamenti effettuati in seguito, avrebbero rivelato che la rottura dello sterzo è stata dovuta alla misura degli pneumatici: quelli montati sul bus risultavano più larghi di quelli previsti dalla scheda tecnica del veicolo. In particolare, erano installati pneumatici con larghezza 305, mentre il massimo consentito per quel tipo di mezzo era 275. Questa modifica sarebbe stata fatta per compensare il peso extra dovuto alle batterie del bus elettrico.
Tuttavia, questa scelta potrebbe aver compromesso la sicurezza: oltre all’irregolarità delle gomme, anche i bulloni dei cerchioni sarebbero risultati inadeguati, con perni troppo corti per via dell'eccessiva larghezza delle ruote. Questo insieme di fattori avrebbe indebolito la struttura dello sterzo, causandone infine la rottura.
Il video del tragico incidente ripreso da una telecamera della zona: