Rione Piave a Mestre, intensificati i controlli: droga, sequestri e lavoratori "in nero"
Forze dell'ordine concentrate sulle vie più a rischio della città. Stavolta il blitz è stato della Guardia di Finanza. Ecco com'è andata.
La Guardia di Finanza di Venezia, nel corso degli ultimi giorni, ha ulteriormente intensificato le attività di prevenzione e contrasto dei traffici illeciti nella zona di Mestre - rione "Piave".
Rione Piave a Mestre, intensificati i controlli: droga, sequestri e lavoratori "in nero"
La Guardia di Finanza di Venezia, nel corso degli ultimi giorni, ha ulteriormente intensificato le attività di prevenzione e contrasto dei traffici illeciti nella zona di Mestre. Le Fiamme Gialle del 2^ Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia hanno eseguito varie ispezioni presso attività ricettive, di ristorazione ed esercizi commerciali situati nelle vie Piave, Cappuccina e Ca’ Marcello di Mestre, prevalentemente gestite da soggetti di nazionalità straniera, culminate nella contestazione di varie violazioni di carattere amministrativo per oltre 100.000 euro e nella conseguente segnalazione dei soggetti ritenuti responsabili alla locale Camera di Commercio.
In particolare, nel corso dei citati accessi, sono state individuate diverse irregolarità in materia di lavoro, con la scoperta di 2 lavoratori completamente “in nero” e il successivo inoltro all’Ispettorato Territoriale del Lavoro della proposta di sospensione dell’attività commerciale in capo ad un albergo gestito da soggetti extracomunitari, in considerazione dell’impiego di manodopera “in nero” in misura superiore al 10% dell’intera forza lavoro. Nel corso dei controlli sono emersi anche pagamenti in contanti nei confronti dei dipendenti, procedura non più consentita dal luglio del 2018.
Sono stati, altresì, sottoposti a sequestro 13.400 pezzi tra capi di vestiario, articoli di ferramenta e bigiotteria non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo, in quanto privi delle indicazioni minime idonee a certificare la qualità e l’origine della merce, del valore complessivo di oltre ventimila euro.
Inoltre, presso alcuni mini-market, i militari del 2^ Nucleo Operativo Metropolitano hanno proceduto al sequestro di 530 bottiglie di prodotti alcolici commercializzate in assenza della prevista licenza di vendita nonché di 250 kg di alimenti (prodotti ittici e carni) in cattivo stato di conservazione e privi di regolare etichettatura, come certificato dai funzionari della locale AULSS.
Nelle stesse ore, i “baschi verdi” della Compagnia A.T.P.I. di Venezia hanno intercettato in Via Cappuccina 2 soggetti tunisini senza permesso di soggiorno, accompagnati presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (GO) e, nel corso delle procedure di bonifica dell’area, hanno rinvenuto alcune dosi di hashish nascoste tra alcuni cespugli e pronte per essere cedute.
Più in generale, solo nelle ultime settimane, le Fiamme gialle in azione nelle vie limitrofe alla Stazione di Mestre, anche tramite l’impiego di unità cinofile, hanno svolto, in piena sinergia con le altre Forze di polizia, una capillare attività di controllo, identificando oltre 270 persone, segnalando alle competenti Autorità 20 soggetti trovati in possesso di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e marijuana, e procedendo all’identificazione di 2 ulteriori soggetti, sempre di nazionalità tunisina, sprovvisti del titolo di soggiorno sul territorio nazionale, e nei confronti di uno all’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino, per l’avvio delle procedure di rimpatrio.