Fase 2 e aziende in Veneto, Lanzarin: "Ecco il modello da seguire"
Il documento definitivo da seguire per le aziende che potranno riaprire dal prossimo lunedì: tantissima attenzione all'utilizzo dei dispositivi di sicurezza e al distanziamento.
Presentato stamattina il testo definitivo con il manuale da seguire per la riapertura delle attività produttive.
Un po' di storia:
Il 17 aprile era stato presentato il piano; le varie parti sociali e i responsabili di categoria hanno avuto tempo di controllare e approvare le proposte. Il 24 dello scorso mese è stato adottato il protocollo a livello nazionale, in aggiornamento a quello del 13 marzo; il dpcm emanato poi il 26 ha recepito quello del 24 e ieri sera è arrivato l'ultimo aggiornamento dal Ministero.
La proposta
Quello di oggi, annunciato in conferenza stampa, è il documento complessivo che recepisce l'accordo nazionale del 24 che si trova nel Dpcm. Sono le linee guida per la riapertura, già annunciate ma adeguate agli strumenti inseriti nei testi nazionali con la volontà di andare in linea e di alleggerire le varie incombenze. Nel dettaglio, le aziende dovranno:
- individuare un Covid manager, interlocutore con gli enti predisposti per i controlli
- definire un piano di intervento in caso di emergenza
- provvedere alla pulizia degli ambienti
- limitare i contatti
- rilevare la temperatura corporea dei dipendenti (su base facoltativa)
- informare i dipendenti delle norme sanitarie imposte
- provvedere al distanziamento dei lavoratori con postazioni studiate
- fornire i dispositivi di protezione individuale
- gestire i soggetti positivi
Quello presentato è il documento finale che ha visto 8 ditte dell'area padovana protagoniste della fase pilota: in queste strutture, la presenza di casi positivi è dello 0,4%, prova che la prevenzione e l'uso dei dispositivi funziona. Ci sono altre ditte che hanno chiesto di partecipare alla fase 2 e che verranno monitorate: intanto, dove si può, si riprende a lavorare.