La protesta

Sospensione chiusura Speedline? I sindacati non si fidano, la lotta continua

La manifestazione annunciata ha riscosso lo sperato successo di partecipazione: in tanti si sono presentati a fianco dei lavoratori, da Donazzan a Brugnaro, da Confindustria al Patriarca Moraglia...

Sospensione chiusura Speedline? I sindacati non si fidano, la lotta continua
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Domenica è stata la giornata del sostegno alla vertenza Speedline di Santa Maria di Sala, l'azienda che rischia la chiusura per la volontà dei vertici della ditta di delocalizzare all'estero.

Sospensione chiusura Speedline? I sindacati non si fidano, la lotta continua

Una crisi che coinvolgerebbe circa 600 lavoratori... e proprio per tentare tutte le strade da percorrere per evitare questo scenario, domenica si è svolta la manifestazione che ha visto riuniti, oltre ai dipendenti, anche i sindacati Fiom e Fim, ai piedi di Villa Farsetti. Ma non solo. Ad attendere il corteo c'erano anche i sindaci di tutti i Comuni della città metropolitana, i rappresentanti della Regione, i parlamentari veneti, e pure (come già annunciato) il patriarca di Venezia Francesco Moraglia.

Prima di tutto, però, si è voluta onorare la memoria degli italiani morti sul lavoro negli ultimi giorni, i tre di Torino, il tornitore di Treviso Giuseppe Taccin, e il carpentiere veneziano Daniele Zacchetti. Poi è stato il turno dei referenti sindacali.

"E' inaccettabile pensare di portare via un'azienda che produce e che non ha fatto un'ora di cassa integrazione nel 2021 - hanno spiegato - I lavoratori meritano tutta la solidarietà, non si sono mai scoraggiati, mai prostrati, a testa alta hanno sostenuto le iniziative e le assemblee".

In poche parole, i sindacati, non si fidano della presunta sospensione della chiusura (LEGGI QUI LA NOTIZIA) e temono che il destino della ditta sia scritto.

"Dimostreremo che non conviene delocalizzare - hanno continuato - perché qui la produzione è altamente specializzata: ovunque le cose sono fatte bene ma qui le facciamo meglio".

Ecco il comunicato ufficiale dei sindacati

"Grandissima e partecipatissima manifestazione per la Speedline di Tabina. Più di 1500 persone. Oltre a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Speedline, hanno aderito anche i cittadini del territorio salese, le istituzioni e le rappresentanze politiche venete. Un sentito grazie alla Regione Veneto e alla città metropolitana di Venezia per il contributo a questa iniziativa e un ringraziamento al patriarca di Venezia e ai vescovi presenti.

È stata l’occasione per dimostrare la compattezza delle segreterie nazionali e di tutto il sindacato nel seguire da vicino questa vicenda. Abbiamo accolto con positività il messaggio del ministro Federcio D’Incà che sta seguendo da vicino questa vertenza.

Per le segreterie di Fim e Fiom Venezia e per la RSU, quella di oggi rappresenta un grande e importante messaggio alla Ronal e con questa iniziativa trasversale dimostriamo al gruppo che la comunità, non solo sindacale, è stretta intorno a questa fabbrica e insieme sosterremo questa vertenza.

Adesso è importante accelerare e iniziare un percorso di confronto con l’impresa, saltando i consulenti che rischiano di chiudere il numero di possibilità anziché aumentarle.

Chiediamo, come fatto oggi, a tutte le istituzioni e alla politica di accompagnare questo processo di convincimento della multinazionale. Tutti insieme dobbiamo fare in modo che le scelte di chiudere dichiarate da Ronal siano davvero sospese e si inizi a lavorare ad un rilancio per la Speedline.

Come organizzazioni sindacali, metteremo in campo altre iniziative nelle prossime settimane e nel prossimo mese, per evitare che possa diminuire l’attenzione su questa vertenza.

Sappiamo che al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero del Lavoro, c’è molta attenzione su Speedline e sul tema delle delocalizzazioni.
Va costruita una proposta per riuscire a ridare dignità e futuro a questa impresa. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e sostenuto l’iniziativa di oggi".

Tra i presenti anche parlamentari e sindaci

A fianco degli operai c'è anche il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha subito portato il proprio sostegno ai lavoratori, spiegando che questo sarebbe "solo l'inizio della battaglia". Ma non solo.

Come detto alla manifestazione c'erano anche i parlamentari veneti, dall'onorevole Nicola Pellicani (Pd) al collega di partito Andrea Ferrazzi, fino all'assessore regionale Elena Donazzan. Presente anche Confindustria di Venezia e la chiesa, rappresentata dal patriarca Francesco Moraglia, oltre ovviamente al sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni.

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