Teatro La Fenice, possibile riapertura il 26 aprile con il concerto lirico "Verdi e la Fenice"
Nel caso in cui la rappresentazione si svolga in presenza la capienza in sala sarà ridotta dalle disposizioni anti Covid.
Il Teatro La Fenice di Venezia potrebbe rialzare il sipario il prossimo lunedì 26 aprile. Si ricomincia con il concerto lirico "Verdi e la Fenice" che sarà trasmesso anche in diretta streaming gratuita alle 19 sul sito e sul canale YouTube del teatro.
Teatro La Fenice, possibile riapertura il 26 aprile con il concerto lirico "Verdi e la Fenice"
Il politeama infatti è ancora in attesa della conferma di riapertura, che coinciderà con tutta probabilità con il ritorno del Veneto in zona gialla. Nel caso in cui la rappresentazione si svolga in presenza la capienza in sala sarà ridotta dalle disposizioni anti Covid. Per tutti coloro che non avessero la possibilità di assistere allo spettacolo in presenza, l'appuntamento resterà accessibile online per i prossimi mesi.
Protagonisti dell’evento di riapertura saranno il baritono Luca Salsi e il basso Michele Pertusi, alle prese con pagine verdiane tratte dalle cinque opere che il compositore emiliano scrisse per il teatro lagunare: "Ernani", "Attila", "Rigoletto", "La traviata" e "Simon Boccanegra".
La direzione musicale sul podio dell’orchestra e coro sarà affidata a Stefano Ranzani, mentre i ruoli comprimari saranno interpretati dal mezzosoprano Chiara Brunello, dal tenore Cristiano Olivieri, dal baritono Armando Gabba e dal basso Matteo Ferrara. Il maestro del coro sarà invece Claudio Marino Moretti.
Dall'opera "Ernani" verranno eseguiti il preludio del primo atto, la scena e cavatina di Don Ruy Gomez de Silva (basso) nel finale del primo atto, "Che mai vegg’io… Infelice!... e tuo credevi"; la gran scena e aria di Carlo (baritono) "Cugino, a che munito... Lo vedremo, veglio audace" dal secondo atto L’ospite e infine la scena e aria di Carlo "È questo il loco?... Oh, de’ verd’anni miei" che apre il terzo atto.
Seguirà "Attila", di cui si proporranno il preludio e le arie dei due protagonisti maschili: la scena e aria di Attila (basso) del primo atto "Uldino! Uldin... Mentre gonfiarsi l’anima... Oltre quel limite ti attendo" e l’aria di Ezio (baritono) che apre il secondo atto "Tregua è cogl’Unni... Dagl’immortali vertici... È gettata la mia sorte". A seguire una selezione di numeri da due opere della cosiddetta ‘trilogia popolare’: da "Rigoletto", il duetto del primo incontro tra Rigoletto (baritono) e il sicario Sparafucile (basso) "Quel vecchio maledivami"; il coro "Zitti, zitti" nel finale del primo atto e la potente aria "Povero Rigoletto... Cortigiani, vil razza dannata".
Dalla Traviata, saranno invece portati in scena l’aria di Giorgio Germont (baritono) "Di Provenza il mare, il suol", che si trova nel secondo atto e i due episodi corali "Noi siamo zingarelle… Di Madride noi siam mattadori". Da "Simon Boccanegra" saranno tratti due duetti tra Simone (baritono) e Fiesco (basso): il primo dal prologo, "Suona ogni labbro il mio nome... Del mar sul lido fra gente ostile" e poi dal terzo atto, "Dal sommo delle sfere... M’ardon le tempie... Era meglio per te!".