Teatro sociale

In scena "Tirare la corda", lo spettacolo che mostra ai giovani i rischi della vita "spericolata"

Una corda può servire per sollevare qualcuno da terra, ma è anche in grado di legarci le mani...

In scena "Tirare la corda", lo spettacolo che mostra ai giovani i rischi della vita "spericolata"
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L’assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, ha portato questa mattina i saluti dell’Amministrazione comunale all’appuntamento "Tirare la corda", lo spettacolo della rassegna "Educazione a teatro", promosso dal Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima.

In scena "Tirare la corda", lo spettacolo che mostra ai giovani i rischi della vita "spericolata"

Al teatro del Parco in scena “Tirare la corda”, lo spettacolo per sensibilizzare gli studenti sui comportamenti a rischio.

L'assessore Besio: "E' un'importante iniziativa di riflessione e crescita"

La rappresentazione, a cura della Compagnia Teatro Officina di Milano e andata in scena al Teatro del Parco alla Bissuola, punta a sensibilizzare gli studenti degli istituti superiori del territorio veneziano sui rischi legati agli stili di vita pericolosi come l’abuso di sostanze, la guida in stato di ebbrezza, il balconing, i giochi estremi sul web.

Il progetto, ideato da Daniela Airoldi Bianchi, scritto e diretto da Enzo Biscardi, ha visto protagonisti Emma Rossi e Pietro Versari che hanno incontrato gli studenti per parlare di giochi, dipendenze, adrenalina, gruppo, scelte e divertimento al limite.

“Venire a teatro - ha sottolineato l’assessore Besio - non signfica interrompere le lezioni, perché il teatro è presa di coscienza, apprendimento, riflessione ovvero tutti elementi complementari alla scuola tradizionale. 

La rappresentazione "Tirare la corda" non può, per esempio, non metterci nella condizione di pensare a temi come l’abuso di sostanze, l’eccesso di alcool, anche alla luce degli ultimi eventi di cronaca, che hanno coinvolto giovani vite. Questa rappresentazione ha un valore educativo enorme, un'ottima iniziativa del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3, a cui il Comune con il suo Settore Cultura, partecipa con orgoglio".

Teatro Officina presenta "Tirare la corda"

Spettacolo sui comportamenti a rischio nel mondo giovanile Con Emma Rossi e Pietro Versari Progetto di Daniela Airoldi Bianchi Drammaturgia di Enzo Biscardi con la collaborazione di Beppe Stoppa Regia di Enzo Biscardi Produzione Teatro Officina.

Tirare la corda è un progetto teatrale ed educativo rivolto ai giovani e realizzato con due attori ventenni della compagnia del Teatro Officina che portano sulla scena i corpi e le storie di ragazzi che hanno intercettato, sfiorato e flirtato con i comportamenti a rischio, come l’abuso di sostanze, la guida in stato di ebbrezza, il balconing, i giochi estremi sul web, ecc. 

La scrittura del testo e la messa in scena sono stati preceduti da un lavoro di ricerca e documentazione dal vivo tramite dei focus group realizzati con gruppi di ragazzi che frequentano i Centri di Aggregazione Giovanile gestiti da cooperative sociali del nostro territorio milanese. Il progetto teatrale, ideato da Daniela Airoldi Bianchi, è poi divenuto uno spettacolo con regia di Enzo Biscardi che è anche educatore e operatore di teatro sociale. 

Vede in scena due attori, Emma Rossi (22 anni) e Pietro Versari (23 anni), che interpretano Sara e Snakie - due giovani cantanti che vengono selezionati per un concorso canoro; Sara canta musica blues e Snakie è un rapper; non si conoscono affatto ma il concorso li obbliga a collaborare per produrre insieme una canzone che parli delle “notti di vetro”. Tutto in sole tre settimane.

Il rapporto tra paura e rischio, fra legalità e senso di responsabilità, le sfide e l’identità incerta sostanziano la tessitura drammaturgica: entrambi i giovani hanno alle spalle un passato complicato, caratterizzato da comportamenti a rischio, e vincere questo concorso appare loro come un punto di svolta esistenziale. 

Sara e Snakie lavorano in studio di registrazione ma spesso si incontrano anche sul terrazzo di un palazzone accanto, dove si vedono le cose dall’alto, e da cui si può vedere senza essere visti: c’è la giusta distanza, ed è più facile trovare ispirazione per creare canzoni e aprirsi:

“…tanto qui non ci sente nessuno!”.

La canzone poi nasce (è stata scritta realmente dai nostri due giovani attori e cantanti) e Tirare la corda è il titolo che scelgono perché la corda si tira per sollevare qualcuno e aiutarlo, ma è anche quella stessa corda con la quale ci leghiamo le mani. 

Il concorso canoro funge da cornice per catturare l’attenzione del pubblico giovanile che si potrà immedesimare nei due protagonisti e nei loro sogni, come anche nei racconti che emergono su alcune loro esperienze “al limite”.

Lo spettacolo, al quale segue un confronto con il pubblico sulle tematiche trattate, diviene strumento che permette ai ragazzi di incontrare argomenti profondi, delicati e intimi come l’utilizzo di sostanze, l’abuso di alcol, il bullismo, l’isolamento estremo, le pratiche autolesioniste, la guida in stato alterato, i comportamenti pericolosi per sé e per altri, attraverso un’esperienza estetica che non parte dai giudizi degli adulti ma dall’empatia fra simili. Progetto vincitore del bando sulla sicurezza di Fondazione AiFOS.

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