La Notte Famosissima

Redentore 2025, 100mila persone tra fuochi, barche e tradizione

In centomila nel Bacino di San Marco per assistere allo spettacolo pirotecnico. Tavolate imbandite, piatti tipici e barche affollate: Venezia celebra il suo rito collettivo più sentito

Redentore 2025, 100mila persone tra fuochi, barche e tradizione
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In oltre centomila hanno affollato la città, tra le rive del Bacino di San Marco, le fondamenta della Giudecca e le barche ormeggiate, per vivere ancora una volta la magia della “Notte Famosissima”. Il Redentore 2025 ha acceso il cielo lagunare con mezz’ora di fuochi d’artificio spettacolari, che hanno fatto vibrare l’acqua e l’anima di una città intera.

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Intitolato “Casanova e l’Amore”, lo spettacolo pirotecnico ha visto esplodere 6.000 fuochi in aria, per un totale di oltre due tonnellate di materiale esplosivo, sparati da cinque zattere e venticinque pontoni. Il fronte di lancio, lungo più di 400 metri, è stato coordinato da oltre trenta operatori con un sistema radiocomandato di ultima generazione.

Il rito collettivo dei veneziani

Ma la vera festa, quella più autentica, è iniziata ben prima delle 23:30. Già dal pomeriggio le fondamenta della Giudecca si sono trasformate in un lungo convivio, con tavolate imbandite e i piatti della tradizione come i bigoi in salsa. Intorno, un via vai di bicchieri, chiacchiere e brindisi in barca, tra amici e famiglie.

Sono stati oltre 4.000 i piccoli natanti ormeggiati davanti a San Marco, mentre 45.000 persone hanno prenotato un posto a riva, tra le Zattere, la Giudecca, Riva degli Schiavoni e Riva Sette Martiri.

Un momento che è molto più di una festa: è una rinascita collettiva. Come ha ricordato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro:

“Ecco il Redentore è questo, è un momento catartico in cui risorgiamo dopo la peste: la peste della cattiveria, delle difficoltà, delle nostre tristezze. Insieme per fare festa, per scacciare via i brutti pensieri”.

Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro