Cultura a costo zero

I musei da visitare gratis a Venezia e provincia domenica 5 gennaio 2025

Questo weekend torna "Domenica al museo", l'iniziativa promossa dal Ministero della Cultura

I musei da visitare gratis a Venezia e provincia domenica 5 gennaio 2025
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Questa domenica, 5 gennaio 2025, torna l'iniziativa "Domenica al Museo" promossa dal Ministero della Cultura per la quale ogni prima domenica del mese, infatti, si possono visitare gratis tantissimi musei e parchi in tutta Italia.

Anche Venezia ha preso parte a questo progetto, con diverse strutture museali.

I musei da visitare gratis a Venezia domenica 5 gennaio 2025

In provincia di Venezia sono 12 le strutture museali che si potranno visitare gratuitamente domenica 5 gennaio 2025. Ecco di quali si tratta.

Area archeologica di Altino - Quarto d'Altino

L'area archeologica di Altino apre una finestra sulla città sepolta, nota parzialmente attraverso scavi e ricerche susseguitisi dal XIX secolo in poi. A testimonianza della città antica, sono visitabili due aree archeologiche, poste a circa 500 m di distanza dal Museo e nelle adiacenze di AltinoLab, la sede del museo dal 1960 al 2015.

Una delle due aree conserva i resti della monumentale porta-approdo, che dal I secolo a.C. segnala l’ingresso settentrionale in città, e di un cardine urbano che collegava la porta con il centro abitato.

Nell'altra area è visibile una piccola porzione del quartiere residenziale, che costituì un’espansione urbanistica agli inizi del I secolo d.C. Colpisce soprattutto per lo straordinario stato di conservazione un tratto di strada urbana, pavimentata con basoli lapidei e delimitata dalle crepidini; su questa si affaccia la domus della Pantera, così chiamata per il mosaico bianco e nero dell'atrio, che mostra l'animale mentre si abbevera.

Biblioteca nazionale Marciana - Sale monumentali e Ridotti dei Procuratori

L'attuale Biblioteca Nazionale Marciana, antica Libreria della Repubblica di Venezia, nacque grazie alla donazione del cardinale greco Bessarione nel 1468, che offrì alla Serenissima una preziosa collezione di circa 1.000 codici, in gran parte greci. L'edificio, progettato in stile classico da Jacopo Sansovino tra il 1537 e il 1553, ospita oggi straordinarie opere d'arte e cimeli storici.

Il salone principale è decorato con opere di maestri del Rinascimento come Tiziano, Tintoretto e Veronese. Nell'Antisala, ornata anch'essa da un'opera di Tiziano, trovò sede alla fine del Cinquecento il Museo Statuario della Repubblica. Questi ambienti, parte integrante del percorso museale dei Musei di Piazza San Marco, sono oggi aperti al pubblico e ospitano mostre, con ingresso dal Museo Correr.

Adiacente alla Biblioteca, l'edificio della Zecca, anch'esso opera del Sansovino, ospita le moderne sale di lettura. I Ridotti, progettati da Vincenzo Scamozzi, comprendevano tre stanze riservate ai Procuratori de Supra, magistrati responsabili della chiesa di San Marco e della gestione della Piazza. Restaurati tra il 2015 e il 2017, i Ridotti fanno ora parte del percorso museale, con una sezione dedicata ai cimeli cartografici della Biblioteca Marciana.

Tra gli oggetti esposti spicca il Mappamondo di Fra' Mauro (1457-1459), capolavoro della cartografia medievale, che rappresenta il mondo con dettagliate iscrizioni e terre emerse circondate dai mari, orientate a Sud. Questo straordinario documento è considerato uno dei più grandi monumenti della cartografia del tardo Medioevo.

Concordia Sagittaria, area archeologica sotto la Cattedrale

La sala d’ingresso agli scavi della basilica di Concordia Sagittaria, situata in prossimità della Via Annia, funge da suggestiva “finestra” sulla storia di questa antica strada consolare. Questa scelta espositiva, preferita al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro, permette di contestualizzare direttamente i reperti e la storia del territorio circostante.

Tra i reperti esposti si trovano un disco in bronzo del periodo della romanizzazione, un leone in terracotta del I secolo d.C., probabilmente decorazione di una fontana, e un pugnale con decorazioni in ageminatura, rinvenuto vicino al ponte romano, che richiama il ruolo militare di Concordia in epoca tardoantica.

Il sito archeologico conserva importanti strutture paleocristiane: una basilica a tre navate con pavimento a mosaico e presbiterio rialzato, una trichora martyrum, un quadriportico con pozzo centrale e un tratto ben conservato della Via Annia. Sono visibili anche i resti dell’episcopio e un’area sepolcrale con sarcofagi.

L'area è accessibile grazie a rampe e ascensore che collegano la sala d’ingresso e la basilica, mentre alcune aree esterne presentano limitazioni per persone con disabilità motoria a causa di dislivelli non dotati di rampe. Una nuova mappa tattile, sviluppata nell'ambito del progetto Take it Slow, migliora l’accessibilità e la fruizione del sito, promuovendone un'esperienza inclusiva.

Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro

La Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, uno dei più prestigiosi palazzi tardogotici di Venezia, ospita la collezione d’arte del barone Giorgio Franchetti, che nel 1916 donò l’edificio restaurato allo Stato italiano per farne un museo pubblico. La collezione include dipinti, sculture, bronzi, arredi e tessuti, arricchiti da opere provenienti da edifici religiosi soppressi e collezioni private.

Tra i capolavori spicca il San Sebastiano di Andrea Mantegna, esposto in un ambiente concepito per valorizzarne la sacralità. La Galleria combina l’arte con l’architettura unica della Ca’ d’Oro, che include logge sul Canal Grande e una corte con mosaico pavimentale in marmi antichi, progettato dal barone stesso. È un esempio eccezionale di collezionismo e un luogo simbolico della cultura veneziana.

Gallerie dell'Accademia di Venezia

Le Gallerie dell’Accademia di Venezia, situate nel complesso della Carità progettato da Andrea Palladio, ospitano la più importante collezione di pittura veneta dal Trecento al Settecento. Tra i capolavori esposti in 24 sale figurano La Tempesta di Giorgione, La Pietà di Tiziano, il ciclo di Sant’Orsola di Carpaccio e Il Convito in casa di Levi del Veronese.

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe conserva opere di rilievo mondiale, tra cui L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, esposto periodicamente. Le Gallerie rappresentano una tappa fondamentale per gli appassionati di arte veneziana e rinascimentale.

Museo archeologico di Venezia

Il Museo ospita una ricca collezione di sculture antiche, bronzi, ceramiche, gemme e monete, oltre ad antichità egizie e assiro-babilonesi provenienti dal deposito del Museo Correr. Il nucleo storico risale allo Statuario Pubblico della Serenissima (1596), istituito da Federico Contarini nell’antisala della Libreria Marciana, grazie ai lasciti di Domenico e Giovanni Grimani.

Ampliato nei secoli con nuove donazioni, il Museo si trova dal Novecento nelle Procuratie Nuove, arricchendosi di ceramiche, vetri e gemme del Museo di San Donato di Zara e della donazione Ligabue, che include bronzi pre-protostorici del Veneto.

Parte del Percorso Marciano, il Museo è accessibile dal Museo Correr e comprende anche le sale monumentali della Libreria Marciana, offrendo una panoramica unica sulla storia e l’archeologia veneziana.

Museo archeologico nazionale Concordiese di Portogruaro

Il Museo Nazionale Concordiese, inaugurato il 28 ottobre 1888, raccoglie principalmente reperti provenienti dalla colonia di Iulia Concordia, scoperti durante scavi archeologici o donati da famiglie locali, come la famiglia Muschietti. La prima scoperta significativa avvenne nel 1873 grazie all’intuizione dell’avvocato Dario Bertolini, che portò alla luce una necropoli tardo-antica, il "sepolcreto dei Militi", caratterizzato da numerose iscrizioni dedicate ai soldati.

Nel 1885 fu posata la prima pietra del Museo, che si presenta con una struttura a forma di basilica cristiana a tre navate, evocativa della prima cristianità di Concordia. L'atrio ospita una scultura trecentesca della Madonna in trono e frammenti di rilievi romani. La grande aula espositiva contiene statue, mosaici, stele funerarie, ritratti e numerosi materiali epigrafici, mentre una sala laterale conserva ritratti marmorei, decorazioni e monete provenienti da Concordia e dintorni.

Museo d'Arte Orientale Venezia

Il Museo d'Arte Orientale, con una superficie totale di 1380 mq e 628 mq espositivi, ospita una collezione iniziata negli ultimi decenni del XIX secolo dal conte Enrico di Borbone, che durante il suo viaggio in Estremo Oriente (1887-1889) raccolse circa trentamila pezzi. La collezione venne esposta a Palazzo Vendramin Calergi e, dopo la morte di Borbone, fu riconosciuta dallo Stato italiano come risarcimento danni di guerra. Nel 1925 il museo fu sistemato al piano superiore di Ca' Pesaro.

Le sette sale dedicate al Giappone presentano armi, armature, abiti in seta ricamati, oggetti in lacca e strumenti musicali, prevalentemente del periodo Edo. Alcune opere risalgono ai periodi Kamakura e Muromachi. La sezione cinese espone giade, porcellane e un prezioso rotolo dipinto, mentre la sala sull'Indonesia include kris, tessuti batik e marionette del teatro delle ombre wayang. Il museo offre anche video e schede informative in diverse lingue.

Museo di Palazzo Grimani

Palazzo Grimani è stata la dimora di una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano fino alla metà del XIX secolo. Venne acquistato a fine Quattrocento dal patrizio Antonio Grimani, protagonista della vita politica e militare della Repubblica di Venezia, eletto doge nel 1521. La proprietà venne successivamente donata da Antonio ai quattro figli e divenne la dimora di questo ramo della famiglia, da allora denominato “di Santa Maria Formosa”.

Nel 1981 il palazzo è stato acquistato dallo stato italiano. Un lungo restauro ha permesso di ricostituire per quanto possibile lo stato originario dell'edificio e di riportare alla luce la bellezza delle sue decorazioni. Il Museo di Palazzo Grimani è stato quindi aperto al pubblico nel dicembre del 2008.

Museo nazionale di archeologia del mare

La visita al Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle inizia con la sezione "TERREDACQUE", dedicata ai reperti archeologici provenienti da Caorle e dintorni, che coprono un ampio arco cronologico dall’età del Bronzo all'epoca moderna. Il progetto espositivo racconta l’evoluzione storica dell’area, dal villaggio protostorico di San Gaetano al Portus Reatinum di Plinio, fino al moderno centro di Caorle.

Al piano terra, il museo espone la storia del brick Mercurio, un'imbarcazione da guerra napoleonica che esplose durante la battaglia di Grado nel 1812. La sezione include una ricostruzione dettagliata e reperti recuperati durante le indagini subacquee condotte tra il 2001 e il 2011. Tra gli oggetti ritrovati ci sono utensili da bordo, artiglieria, armi, munizioni e oggetti personali dell’equipaggio.

Per un'esperienza immersiva, sono stati installati dispositivi multimediali e interattivi, come schermi touch per esplorare la ricostruzione del Mercurio e l'area dello scavo, insieme a proiezioni e documenti digitalizzati. La parte multimediale include anche una postazione di realtà virtuale, che consente ai visitatori di vivere un’immersione subacquea nel sito del relitto.

Villa Pisani - Stra

Villa Pisani - Museo Nazionale, la “Regina delle ville venete”, è una delle principali mete turistiche del Veneto. Situata lungo l’incantevole Rivera del Brenta, a 10 minuti da Padova e 20 da Venezia, la maestosa villa dei nobili Pisani ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e imperatori, ed oggi è un museo nazionale che conserva arredi e opere d'arte del Settecento e dell'Ottocento, tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo “Gloria della famiglia Pisani”, affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo.

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