Cosa fare a Venezia e in provincia nel fine settimana (15 e 16 gennaio 2022)
Per il momento occorre un po' di prudenza, certo, ma le occasioni per svagarsi non mancano. E come di consueto vi offriamo un'agile "guida" per gli eventi imperdibili...
Cosa fare? Bella domanda... non è proprio un periodo semplice. Ma non ci scoraggiamo: c'è sempre qualcosa da organizzare, qualche museo da visitare, insomma, il periodo non sarà dei migliori ma oggi dobbiamo reagire. E sostenere il nostro territorio. Ecco qualche consiglio su come trascorrere un fine settimana indimenticabile.
Cosa fare a Venezia e in provincia nel fine settimana (15 e 16 gennaio 2022)
- VENETIA 1600 Nascite e rinascite
Le vicende della Serenissima sono state segnate da innumerevoli momenti di crisi e rotture, così come da altrettante fasi di rigenerazione e rinnovamento. La storia di Venezia, in altre parole, risulta punteggiata da molteplici nascite e rinascite, esempi concreti di come la città sia sempre stata in grado di affrontare le sfide poste dal mutare dei tempi.
La mostra VENETIA 1600. Nascite e rinascite prevista da settembre 2021 a Palazzo Ducale, propone una lettura inedita della storia della Serenissima che identifica nel concetto di nascita e rinascita un innovativo modello interpretativo del suo passato, per re-immaginarne un futuro possibile e ottimistico. Ad illustrare i momenti salienti della storia e dell’identità di Venezia, la mostra esporrà opere dei massimi artisti, architetti e uomini di lettere che operarono in laguna nell’arco di quasi un millennio.
La mostra comprenderà importanti dipinti di Carpaccio, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Canaletto, Guardi e molti altri, nonché una selezione di miniature, stampe, disegni, tessuti, sculture, ceramiche, modelli architettonici, oggetti in vetro e d’uso quotidiano. Particolare attenzione verrà data ad alcuni dei monumenti più rappresentativi della città, quali la basilica di San Marco, il Palazzo Ducale, il Ponte di Rialto, il Fondaco dei Tedeschi, le chiese del Redentore e di Santa Maria della Salute, il Gran Teatro la Fenice e il Campanile di San Marco, fino a includere le maggiori istituzioni museali e culturali della Venezia contemporanea.
Oltre ai grandi capolavori provenienti da musei e collezioni private italiane, la mostra intende valorizzare l’inestimabile patrimonio storico-artistico e culturale dei musei, chiese, biblioteche e archivi veneziani, primo fra tutti quello delle collezioni dei Musei Civici di Venezia.
Dal 4 settembre 2021 al 25 marzo 2022 Venezia, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge Direzione scientifica: Gabriella Belli A cura di: Robert Echols, Frederick Ilchman, Gabriele Matino e Andrea Bellieni. Testo (sito del Palazzo Ducale)
- POWER & PRESTIGE - L’arte dei bastoni del potere in Oceania
DAL 16/10/2021 AL 13/03/2022 Palazzo Franchetti
La mostra “Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania”, promossa della Fondazione Giancarlo Ligabue presieduta da Inti Ligabue, che ancora una volta ci conduce a scoprire le bellezze artistiche e gli elementi culturali e simbolici di mondi e civiltà lontani, fuori dagli stereotipi.
Co-promossa con il Museé du quai Branly di Parigi, che la ospiterà in seconda sede.
A cura di Steven Hooper (Professore e Direttore della Sainsbury Research Unit per le Arti dell’Africa, Oceania e delle Americhe, presso l’Università dell’East Anglia nel Regno Unito), l’esposizione riunirà, per la prima volta in Italia e in Europa, oltre 150 bastoni del potere realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, manufatti di grande pregio artistico, troppo a lungo relegati a un ruolo secondario e considerati armi di popolazioni selvagge. Mai prima d’oggi protagonisti assoluti di una mostra, con un approccio scientifico l’iniziativa mira a restituire a questi oggetti il loro significato culturale originale, senza però rinunciare a metterne in luce il valore sculturale ed estetico.
Tra i principali prestatori, il British Museum di Londra. Testo (Evenice.it)
- MASSIMO CAMPIGLI E GLI ETRUSCHI
DAL 22/05/2021 AL 16/01/2022 Palazzo Franchetti
«[...] Nei miei quadri entrò una pagana felicità tanto nello spirito dei soggetti che nello spirito del lavoro che si fece più libero e lirico».
É con queste parole che lo stesso Massimo Campigli descrive la visita al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma nel 1928, attribuendole una valenza fondamentale per lo sviluppo della fase più matura della sua produzione artistica. Ed è a partire da queste parole che prende forma la mostra presso ACP - Palazzo Franchetti a Venezia che vuole proporsi come un vero dialogo tra le opere del maestro e gli esempi del passato da cui ha tratto così forte ispirazione. Le circa 35 opere di Campigli selezionate per la mostra si affiancano a una cinquantina di reperti della civiltà etrusca, molti dei quali inediti ed esposti qui per la prima volta, individuati dalla Soprintendente Margherita Eichberg assieme agli studiosi del Comitato Scientifico Leonardo Bochicchio, Simona Carosi, Daniele Federico Maras, Rossella Zaccagnini. L'esposizione ha potuto inoltre contare sul prezioso apporto scientifico della storica dell'arte Martina Corgnati, curatrice della mostra.
La ricchezza tipologica dei reperti in mostra – dai vasi alle statuine, dai gioielli ai sarcofagi, ecc. - permette di rintracciare un alfabeto e un universo di legami che, a partire da generali evocazioni, si declinano in riferimenti puntuali nelle diverse sezioni della mostra: la prima dedicata alla figura umana, divisa in gli uomini e le donne; la seconda agli animali, composta da uccelli, cavalli, animali selvatici ed infine la terza con forme e geometrie.
Molti dei reperti sono assolutamente inediti e provengono da importanti operazioni di recupero di materiale archeologico, anche da rinomati musei internazionali, e ora nella disponibilità della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale. Una nota meritano sicuramente due preziosi sarcofagi in terracotta del Museo Civico di Viterbo.
Testo (Evenice.it)
- ALICE IN DOOMEDLAND Nella sede veneziana della Fondation Valmont
DAL 22/06/2021 AL 27/02/2022 Palazzo Bonvicini
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE È LA FONTE DI ISPIRAZIONE PER I PROTAGONISTI DELLA NUOVA MOSTRA ALLESTITA A PALAZZO BONVINCINI, AVAMPOSTO LAGUNARE DELLA FONDATION VALMONT GUIDATA DA DIDIER GUILLON.
“Chi sei tu?”. Fra tutte le domande che Alice nel Paese delle Meraviglie ‒ fiaba ben lontana dai cliché infantili ‒ è capace di suscitare, questa è la più sottile e insistente. Lo sanno bene Francesca Giubilei e Luca Berta, curatori della nuova mostra allestita nella sede veneziana della Fondation Valmont – alla cui guida c’è Didier Guillon, patron dell’omonima azienda svizzera specializzata in cosmesi. Alice in Doomedland riunisce le opere dello stesso Guillon e di Silvano Rubino, Isao & Stephanie Blake, invitati a misurarsi con la favola di Lewis Carroll nella terza tappa del ciclo espositivo a tema fiabesco.
LA MOSTRA A PALAZZO BONVICINI
A spiccare è proprio il nodo dell’identità, approfondito da Rubino nella sua installazione “multipla”, che chiama in causa pittura, video e linguaggio plastico per condensare in pochi metri quadrati una riflessione sull’io a cavallo tra razionalità e inconscio. Riflessione ampliata da Isao & Stephanie Blake, autori di un intervento a quattro mani tarato sull’ingombro, fisico, di un ego mutevole, che trova in Alice il suo esempio più lampante – chi non ricorda la sua crescita a dismisura dopo aver mangiato il fungo magico? – ma che è facilmente adattabile all’umanità tutta. E poi ci sono le gabbie in cartone di Guillon, metaforicamente riempite di simboli che rimandano al mito del tempo, della bellezza, della velocità – fardelli dei quali liberarsi insieme alle dittature di pensiero che essi rappresentano. Testo Evenice.it.
- MODIGLIANI OPERA VISION
DAL 01/09/2021 AL 30/04/2023 Chiesa della Pietà
MODIGLIANI OPERA VISION, una mostra multimediale sulla vita e sul personaggio del grande Amedeo Modigliani.
Un'esperienza con la quale immergersi nell'arte del Maestro, comprendendone il vissuto, l'espressione artistica e la psiche. Al piano superiore, terzo piano, una mostra di arte contemporanea chiamata BIENNALE FONDAZIONE MODIGLIANI in cui ogni mese espongono opere d'arte artisti internazionali.
Attraverso un’arena circolare con proiezioni a 360° lo spettatore viene immerso nella vita di Amedeo Modigliani, dalla nascita fino al giorno della sua morte. La spettacolarizzazione è data dalla proiezione in altissima risoluzione, fino a 15K, in un sistema combinato di animazioni in 2D e 3D di contenuti inediti, che permettono una visione diversa della vita dell’artista.
Nella seconda sala un teatro virtuale fatto di monologhi, conversazioni e ricordi, raccontati dalle figure più importanti della vita di Modigliani: tutto proiettato su schermi da 85 “4K, per rendere l’esperienza più emozionante. Nella sala VR, attraverso l’ultima generazione di 360° VR, il visitatore diventa improvvisamente Modigliani. Vivrà in prima persona momenti della vita reale del pittore, dipingendo nel suo atelier con le sue modelle, si ritroverà immerso nella vita bohemienne dei cafè parigini.
La Pietà è un complesso monumentale costruito nel XIV secolo, collocato in Riva degli Schiavoni, esattamente tra Piazza San Marco e le sedi della Biennale. È composto da varie aree espositive di diverse tipologie. Lo spazio Cappello Memmo, dove si svolgerà la mostra, si dispone su tre livelli. Secondo piano nobile, terzo piano e terrazza. Il piano terra ha un accesso autonomo e si affaccia su un giardino interno. Il piano nobile, dove si terrà la mostra Modigliani Opera Vision presenta ampi saloni attrezzati a spazi espositivi ed illuminati da ampie quadrifore. Il terzo piano è dedicato a mostre collettive e individuali di artisti emergenti. Il quarto piano è prevista una zona ristoro ed una suggestiva terrazza dedicata agli eventi. Il dialogo tra le aree espositive crea un vero e proprio polo culturale nel cuore di Venezia, ideale per eventi di ogni genere, come mostre d’arte, sfilate, presentazione di libri, conferenze stampa e convegni. Testo Evenice.it
- Non dimenticare di visitare i musei civici
- Palazzo Ducale tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
- Primo piano del Museo Correr, tutti i giorni dalle 11.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)
- Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00
- Museo del Vetro di Murano dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00
- Museo del Merletto di Burano dal giovedì alla domenica dalle 12.00 alle 16.00
- Museo di Palazzo Mocenigo dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00
- Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00
- Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00
- Museo di Casa di Carlo Goldoni dal giovedì alla domenica dalle 12.00 alle 16.00
- Torre dell’Orologio dal giovedì alla domenica alle 14.00 e alle 15.00 (solo su prenotazione)
- Ci sono anche i musei statali
- Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
- Gallerie dell’Accademia
- Museo Archeologico di Quarto d’Altino
- Museo Archeologico Nazionale
- Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro
- Museo di Palazzo Grimani
- Museo Nazionale Concordiese
- Museo Nazionale di Villa Pisani
- E pure altri...
- Basilica di San Marco – Museo, Pala d’Oro e Tesoro, Campanile
- Casa di Corto Maltese
- Casa Museo Andrich Torcello
- Casanova Museum & Experience
- Collezione Peggy Guggenheim
- Fondazione Giorgio Cini
- Fondazione Prada – Ca’ Corner della Regina
- La Biennale di Venezia
- Museo Archeologico Provinciale (Torcello)
- Museo del Manicomio di San Servolo
- Museo della Fisica Anton Maria Traversi
- Museo della Musica
- Museo delle Icone Bizantine – Istituto Ellenico
- Museo Diocesano di Arte Sacra
- Museo Ebraico di Venezia
- Museo Leonardo da Vinci
- Museo Querini Stampalia
- Museo Storico Navale della Marina Militare
- Museo Wagner (presso Ca’ Vendramin Calergi, la sede del Casinò)
- Palazzo Franchetti
- Palazzo Grassi
- Pinacoteca Manfrediniana
- Planetario di Venezia (Lido)
- Punta della Dogana
- Scala Contarini del Bovolo