Studio Istat

Disoccupazione in calo e crescita del lavoro femminile: la fotografia dell’Istat

In Italia cresce il numero delle occupate e diminuisce quello dei lavoratori inattivi, creando le migliori condizioni per lo sviluppo dell’economia italiana e favorendo l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.

Disoccupazione in calo e crescita del lavoro femminile: la fotografia dell’Istat
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Le opportunità di crescita e di sviluppo economico di un Paese sono strettamente legate a un mercato del lavoro positivo, che favorisca l’incontro tra la domanda e l’offerta. Un recente studio condotto dall'Istat, l’istituto nazionale di statistica, ha restituito una fotografia incoraggiante in merito a un parametro di importanza cruciale, e cioè quello dell'occupazione femminile.

Nel mese di aprile, quest’ultima ha fatto da traino al mercato del lavoro italiano. Rispetto allo stesso mese dell’anno passato, il numero delle lavoratrici è cresciuto di 52mila unità attestandosi su valori di gran lunga maggiori rispetto a quelli degli occupati di sesso maschile. Nel complesso, gli occupati sono aumentati di 48 mila unità rispetto a marzo e di 390 mila unità su base annua, arrivando a superare i 23 milioni.

In questo contesto, è importante sottolineare che le agenzie specializzate nella ricerca e selezione del personale svolgono un ruolo cruciale, specialmente nel facilitare la connessione tra chi cerca e chi offre lavoro. Jobtech, la prima in Italia a trazione esclusivamente digitale, risponde alle esigenze di un mercato occupazionale estremamente flessibile e dinamico, fornendo servizi di recruiting di nuova generazione e alle sue filiali digitali attive su tutto il territorio nazionale.

Il compito principale di un’agenzia di recruiting consiste nel mettere in contatto i datori di lavoro con i candidati più adatti a ricoprire un determinato ruolo. E con il tasso di disoccupazione in calo, usufruire dei servizi forniti da selezionatori qualificati può essere la soluzione più rapida ed efficace per trovare un impiego (se parliamo dei lavoratori) o personale (se parliamo degli imprenditori).

Un’ulteriore notizia positiva riguarda il recente aumento dei contratti a tempo indeterminato. Su base annua, si è registrato infatti un incremento pari a 468mila contratti stabili in più, (74 mila su base mensile). Per quanto riguarda invece i contratti a termine, l’Istat ne ha contati 149mila in meno rispetto all’aprile dello scorso anno, con una riduzione di circa 30mila unità su base mensile.

È indubbio che tutti questi fattori contribuiscano all’espansione del mercato del lavoro, creando i migliori presupposti per lo sviluppo dell’economia italiana, che ha estrema necessità di mantenersi competitiva agli occhi non solo dei nostri connazionali ma del mondo intero.

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