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Alessandro Mazzi: “Il MOSE è determinante, la visione strategica ha premiato”

Alessandro Mazzi: “Il MOSE è determinante, la visione strategica ha premiato”
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Il MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è senza dubbio una delle opere ingegneristiche più imponenti mai realizzate in Italia. Pensato per difendere Venezia dalle frequenti inondazioni causate dalle maree eccezionali, il progetto ha attirato l'attenzione del mondo intero per la sua complessità e ambizione.

Fin dall'inizio, l'obiettivo principale del MOSE è stato quello di preservare il patrimonio storico e culturale di Venezia, proteggendo la città dai disastri legati all'acqua alta. Dopo oltre trent'anni di pianificazione e costruzione, nel 2020 il MOSE è finalmente entrato in funzione, rappresentando una svolta fondamentale nella gestione delle maree che minacciavano Venezia.

Il funzionamento del MOSE si basa su quattro barriere principali, situate nelle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia. Queste barriere sono formate da un totale di 78 paratoie mobili indipendenti, progettate per sollevarsi in caso di maree eccezionalmente alte, separando temporaneamente la laguna dal mare. Ciò permette di salvaguardare Venezia dalle inondazioni che altrimenti avrebbero gravi conseguenze sulla città e il suo patrimonio. Il progetto, che ha avuto un costo complessivo di circa 5,5 miliardi di euro, è stato ammirato a livello globale per la sua capacità tecnica. Il MOSE è un esempio di come la tecnologia moderna possa essere utilizzata per affrontare problemi complessi, ma allo stesso tempo evidenzia l’importanza di una visione a lungo termine per garantire la sua sostenibilità.

Il ruolo dell’Ingegnere Alessandro Mazzi

Un nome che ha spiccato nel contesto della realizzazione del MOSE è quello di Alessandro Mazzi, ingegnere civile e consulente aziendale con un ruolo cruciale nello sviluppo di questa monumentale infrastruttura. Nato a Verona nel 1966, Mazzi ha dedicato la sua carriera all'ingegneria civile e marittima, con un particolare interesse per la sostenibilità ambientale e la protezione delle infrastrutture critiche.

Il suo contributo al MOSE è stato determinante, grazie alla sua capacità di unire innovazione tecnologica e visione strategica per affrontare le sfide ingegneristiche poste dalla laguna di Venezia. Il suo ruolo nella Grandi Lavori Fincosit, azienda leader nel settore delle costruzioni, è stato altrettanto significativo per portare a termine un'opera di tale portata.

Mazzi ha saputo guidare il progetto con una visione chiara e innovativa, ponendo particolare attenzione all’aspetto della sostenibilità. La sua esperienza nella gestione di grandi progetti infrastrutturali, sia in Italia che all'estero, ha permesso al MOSE di diventare un esempio di ingegneria all'avanguardia.

Ma il suo contributo non si è limitato alla realizzazione tecnica: Mazzi ha infatti giocato un ruolo fondamentale anche nella definizione di strategie per la manutenzione e l'aggiornamento futuro del sistema, anticipando molte delle sfide che oggi ci troviamo ad affrontare.

Il suo impegno per garantire che il MOSE non fosse solo una soluzione temporanea, ma una protezione duratura per Venezia, ha lasciato un'impronta indelebile nel campo dell'ingegneria italiana.

Una sfida ingegneristica senza precedenti

Fin dalla sua concezione, il MOSE ha rappresentato una sfida ingegneristica senza precedenti. Con l'obiettivo di difendere una città unica al mondo come Venezia, il progetto ha dovuto tener conto non solo delle dinamiche delle maree, ma anche delle specifiche esigenze del fragile ecosistema lagunare. Le barriere mobili sono state progettate per sollevarsi quando la marea supera una determinata soglia, separando temporaneamente la laguna dal mare e proteggendo la città. La particolarità di Venezia, con i suoi canali e la sua storia millenaria, ha reso necessario un approccio ingegneristico innovativo, che potesse salvaguardare sia la città che la sua laguna. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso della sua realizzazione, il MOSE ha dimostrato di essere una soluzione all'avanguardia nella protezione delle città costiere.

La manutenzione continua del MOSE, con le sue paratoie mobili, ha rappresentato una sfida non solo tecnica, ma anche economica. È evidente che per garantire la piena efficacia del MOSE nel futuro, sarà necessario implementare una strategia di gestione e manutenzione a lungo termine, capace di affrontare le nuove sfide climatiche e ambientali. Venezia, essendo una città iconica e fragile, richiede soluzioni che siano altrettanto flessibili e innovative per proteggerla.

Costi e Benefici: l’importanza dell’opera

Studi recenti, come quelli realizzati dal Consorzio Venezia Nuova, mettono in luce come il MOSE rappresenti una soluzione fondamentale per la salvaguardia di Venezia. Nonostante i costi significativi di realizzazione e manutenzione, i benefici superano di gran lunga le spese. Il sistema ha già dimostrato di prevenire danni devastanti, risparmiando miliardi di euro che avrebbero colpito l'economia e il turismo della città.

Grazie alla protezione fornita dal MOSE durante eventi di acqua alta, Venezia è in grado di mantenere le sue attività senza subire gli oneri economici associati alle inondazioni. Questa infrastruttura non solo preserva il patrimonio culturale della città, ma sostiene anche la sua vitalità economica, garantendo un futuro più sicuro per residenti e visitatori.

In sintesi, il MOSE rappresenta un’opera ingegneristica straordinaria e una linea di difesa cruciale per la salvaguardia di Venezia, confermando il suo valore strategico e la sua importanza per il benessere della città.

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