Meno contagi ma non basta

Zaia: "Se l'Europa è madre di tutti, si è dimenticata di qualche suo figlio"

Grande attenzione per le cure sperimentali ma non manca anche oggi l'appello all'Europa.

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Non bisogna abbassare la guardia: oggi i dati iniziano ad essere positivi ma questo non vuol dire che la tendenza stia cambiando.

Come procede

Sarà una medaglia che i giovani si metteranno al petto: siamo tutti chiusi in casa da tre settimane ed è dura ma è fondamentale rimanere vigili.
Si va avanti con i tamponi: ne vengono effettuati circa 11mila al giorno, il benchmark della regione è di 20mila ma il problema è che adesso mancano i reagenti. Il Dott. Rigoli, coordinatore per le microbiologie, ha comunicato che forse oggi il reagente sarà pronto e si potrà  avere qualcosa di "fatto in casa".
Sono 700mila i test rapidi già acquistati: si partirà controllando i medici e ospiti e operatori di case di riposo per poi passare a tutti coloro che sono a casa con i sintomi.
Per il test sierologico, di cui si è già parlato ieri, sono stati acquistati 100mila kit che verranno presentati a breve. Il presidente Zaia insiste:

Situazione complicata ma questa settimana ci darà la direzione

I laboratori di Padova e Treviso seguono la produzione dei reagenti: il problema adesso è che non ci sono forniture che coprono il bisogno della Regione. Tampone, test anticorpale e test sierologico sono tre strategie diverse per affrontare il virus: non è possibile dare i tempi effettivi per la realizzazione del prodotto.
Oltre alla produzione, la sperimentazione dei farmaci. Avigan è uno dei prodotti che la Regione è in procinto di testare, non appena arriveranno le forniture dall'azienda produttrice Fuji. L'autorizzazione è arrivata da Aifa e, nel frattempo, si stanno sperimentando anche altri farmaci.

Le donazioni

Ad oggi, sono arrivati 18 milioni e mezzo di fondi per il Coronavirus. Si ricordano i contributi di Ennio Doris (5 milioni di euro), De Longhi (3 milioni di euro), Zoppas (1 milione di euro), Fassa Bortolo (500mila euro) e molti altri. Sta per arrivare anche una maxi donazione da 7 milioni.

Un commento alla circolare del Viminale

Si potrà continuare ad uscire entro 200 metri da casa, evitando di radunarsi: si va in solitaria, senza creare assembramenti: il fatto che oggi ci siano stati meno 14 ricoveri rispetto a ieri è un segno di come i veneti stiano rispettando le ordinanze.
E per le aziende? Il governo ha prorogato le chiusure fino a 13 aprile ma attualmente non ci sono condizioni neanche per la riapertura delle fabbriche, anche se confindustria attende con ansia.
Dobbiamo prima "cementificare" bene per evitare un caso come ad Hong Kong e poi predisporre tutto perché le industrie possano riaprire. Non manca un riferimento all'Europa: 

Se l'Europa è madre di tutti, si è dimenticata di qualche suo figlio

Quando riapriranno i mercati, L'Europa dovrà garantire che tutti siano alle griglie di partenza con le stesse possibilità. Inutile pensare a trust e aiuti di stato se le aziende saranno distrutte, quando quelle tedesche saranno all'avanguardia grazie ai loro investimenti.

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