CAPOLINEA

Zaia non potrà ricandidarsi governatore: respinta in Senato la proposta della Lega sul terzo mandato

Contro la proposta di modifica della Lega hanno votato Fratelli d'Italia e Forza Italia, insieme a Pd, M5S e Avs

Zaia non potrà ricandidarsi governatore: respinta in Senato la proposta della Lega sul terzo mandato
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La proposta della Lega sul terzo mandato per i Governatori di Regione, votata oggi, giovedì 22 febbraio 2024, in Senato, è stata bocciata.

Terzo mandato, respinta in Senato la proposta della Lega

Con 16 voti contrari e 4 favorevoli, è stato respinto l'emendamento presentato dalla Lega riguardante il terzo mandato per i Governatori regionali durante l'esame in Commissione Affari Costituzionali.

Già questa mattina Salvini aveva ritirato l'emendamento per il terzo mandato per i sindaci dei comuni con più di 15mila abitanti.

Contro la proposta di modifica della Lega hanno votato Fratelli d'Italia e Forza Italia, insieme a Pd, M5S e Avs. Italia Viva ha invece espresso voto favorevole a sostegno della Lega, mentre Azione non ha partecipato al voto.

La proposta, se fosse stata approvata, avrebbe favorito il presidente del Veneto in carica Luca Zaia, consentendogli di ripresentarsi alle prossime Regionali.

Per lui sarebbe stato in realtà il quarto mandato, ma la norma che fissa il limite a quota due era entrata in vigore durante la sua prima legislatura da governatore, che quindi non si considera nel "conteggio".

In Veneto un candidato governatore di Fratelli d'Italia?

Che l'orizzonte si stesse facendo via via più fosco per Zaia, nelle ultime settimane, lo si era capito.

Il partito di Salvini aveva provato a sedurre quello della Meloni con uno scambio "alla pari" - voi dite sì al terzo mandato per i governatori, noi sosteniamo la riforma presidenziale - ma alla fine così non è andata.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (FdI) aveva poi rilasciato una dichiarazione per nulla velata:

"Nessuno è eterno, neanche Zaia".

Nel frattempo, Fratelli d'Italia non sta a guardare e ha un ventaglio di possibili soluzioni da proporre per il candidato presidente regionale: il primo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, il padovano Adolfo Russo, seguito da Elena Donazzan, l'unica quota rosa del gruppo. Poi c'è il senatore Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, il veneziano Raffaele Speranzon, anche lui senatore e uomo di fiducia di Giorgia Meloni, e infine l'ex presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas, l'unico volto civico della squadra e anche l'unico che avrebbe smentito la propria candidatura.

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