Terzo mandato, FdI apre e la Lega esulta: per Zaia si riaccende la speranza
Il Governatore Veneto: "Penso che le regioni siano state chiare con il documento che è stato firmato durante il festival delle Regioni"


Si riaccende il dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, e il possibile via libera da parte di Fratelli d’Italia porta una ventata d’ottimismo dalle parti della Lega, soprattutto in Veneto.
A innescare il cambio di tono è stato Giovanni Donzelli, esponente di spicco di FdI e uomo di fiducia della premier Giorgia Meloni, che ha dichiarato:
"Terzo mandato? Parliamone. Da parte nostra non c’è alcuna preclusione ideologica".
Parole che hanno subito infiammato il dibattito politico e acceso le speranze del centrodestra veneto.

Terzo mandato, FdI apre e la Lega esulta
La notizia ha un impatto diretto anche sul territorio Veneto, dove Zaia continua a godere di un largo consenso bipartisan. Con un terzo mandato oggi ancora vietato dalla legge, l’eventuale apertura normativa darebbe il via libera a una ricandidatura di Zaia nel 2025.

Per il partito di Matteo Salvini, mantenere la guida del Veneto è una questione di identità e presenza politica nel Nord. Zaia, assieme al friulano Fedriga, rappresenta uno dei volti vincenti della Lega di governo. Con entrambi al secondo mandato, l'eventuale rielezione permetterebbe di blindare due Regioni strategiche e di tenere a bada le pressioni interne e le ambizioni di FdI sul territorio.
Nel frattempo, da Forza Italia arrivano segnali più freddi. Il vicepremier Antonio Tajani ha ricordato che "la legge non lo consente", pur lasciando aperto uno spiraglio al dialogo. Più possibilista Claudio Scajola, sindaco di Imperia ed ex ministro, che ha parlato di "diritto dell’elettorato di confermare chi amministra bene".
Per Zaia si riaccende la speranza
"E' stata un'apertura visto e considerato che il capogruppo ha dichiarato che non ci sono preclusioni né per i tempi, né per il ragionamento sullo sblocco dei mandati", ha commentato il Governatore Zaia.
"D'altra parte è innegabile che se si punta all'unanimità tra le regioni, lo sappiamo tutti, che è maggioritaria la posizione dello sblocco dei mandati. Penso che le regioni siano state chiare con il documento che è stato firmato durante il festival delle Regioni (il documento di Venezia). Adesso bisogna capire quale sarà il proseguio".