Segreteria nazionale della Lega, Zaia chiude alla sfida con Salvini: "Mai parlato di una candidatura"
Il Presidente di Regione Veneto, a margine dell'evento Veneto Creators, si è detto impegnato a governare fino alle prossime elezioni

Tra un impegno governativo e l'altro, la politica elettorale è un tema che circola con grande frequenza attorno al nome di Luca Zaia, Presidente di Regione Veneto. Come risaputo, il Governatore veneto si appresta a vivere i suoi ultimi mesi alla guida di Palazzo Balbi, complice soprattutto l'impossibilità di candidarsi per un terzo mandato alle elezioni regionali previste, presumibilmente, entro novembre 2025. La domanda che un po' tutti si pongono, cittadini veneti e non, è la seguente: a meno di clamorose novità dell'ultima ora, che cosa ci sarà nel futuro di Zaia?
Mentre dal Governatore, che si è detto impegnato esclusivamente a portare avanti i suoi programmi fino alla fine della carica, non trapelano informazioni di alcun tipo, si susseguono quasi quotidianamente i tentativi per farlo sbilanciare, come ad esempio domandandogli della possibilità di diventare nuovo segretario nazionale della Lega, scalzando l'attuale leader Matteo Salvini. Anche in questo caso, però, Zaia è di granito.
"Mai parlato di una candidatura".
Zaia chiude alla segreteria nazionale della Lega
La domanda è stata posta al Presidente regionale a margine dell'evento Veneto Creators 3.0, che si è svolto lunedì 3 marzo 2025 a Roncade (Treviso). In primo luogo, però, il discorso si è focalizzato sul prossimo Congresso della Lega, previsto per la metà del 2025, per il quale non è ancora chiaro se ci sarà l'attuale leader Matteo Salvini come unico candidato. Al Governatore Zaia è stato quindi chiesto se si auspica o meno la presenza di uno sfidante:
"Il Congresso è regolamentato dallo Statuto della Lega. Il Congresso è aperto a tutte le possibilità dello Statuto, quindi non sta a me promuovere o reprimere candidature. I militanti conoscono lo Statuto, ci sono delle regole per partecipare e dopodiché immagino anche che tutto il tema delle tesi congressuali, delle mozioni e della discussione sia assolutamente sale della democrazia. Io dirò la mia al Congresso".
E' qui che la domanda sulla possibilità di Luca Zaia come candidato alla Segreteria nazionale della Lega risulta scontata:
"Lo escludo, l'ho sempre detto, cioè non ho mai parlato di una mia candidatura e peraltro devo dire che io sono assolutamente impegnato su questa mia vicenda della Regione che non è una vicenda poco impegnativa, visto che abbiamo un sacco di iniziative e non l'abbiamo fatta diventare dormiente questa Regione. Continuiamo a governarla fino alla fine".
Questione terzo mandato
Ma ecco che, tolta l'idea di uno Zaia leader del Carroccio, l'attenzione è tornata sulle regionali in Veneto. Qualora si votasse in autunno, si potrebbe pensare al nome di un candidato Governatore di Centrodestra verso aprile/maggio. Ancora però non si sa quando il nodo verrà sciolto definitivamente:
"Queste domande non le dovete fare a me - ha sottolineato il Presidente di Regione Veneto -. Io sono impegnato su vari fronti, cioè governare e lavorare. E' giusto che la politica discuta, ci mancherebbe. Dico solo che stiamo attendendo una sentenza della Corte Costituzionale rispetto alla Legge Campania. Se la sentenza fosse come quella che qualcuno si aspetta, si riapre ancora una volta un nuovo ragionamento. Ma non ve lo dico come speranza o altro, ve lo dico perché bisogna guardare oggettivamente a quello che saranno i prossimi mesi. Uno dei pilastri fondamentali sarà sicuramente questa sentenza".
Il riferimento del Governatore è sul tema del terzo mandato, opzione che allo stato attuale non è concretamente realizzabile per nessun Presidente di Regione, nemmeno per Zaia, arrivato alla fine del suo secondo operato e non più candidabile. A meno ovviamente di clamorosi dietrofront.
Quindi, soltanto dopo questa sentenza si muoveranno tutte le pedine?
"Questo è un lavoro delle segreterie dei partiti e delle coalizioni, noi cercheremo di capire cosa accadrà - ha aggiunto Zaia -. Ai cittadini vorrei che fosse chiaro che il loro Presidente di Regione non si occupa di queste cose. Io penso a governare e l'ho sempre dimostrato in questi anni. Ricordo che non mi sono neanche candidato alle Europee, potevo tranquillamente pensare al mio futuro o alla mia posizione sociale. Però ho deciso che sia corretto impegnarsi fino in fondo per il Veneto".