L'intervento

Scandalo Palude, in corso il Consiglio comunale a Venezia. Il sindaco Brugnaro: "Mi ritengo innocente e lo dimostrerò in tutte le sedi opportune"

La seduta straordinaria si tiene oggi 2 agosto 2024, alle ore 10 presso il municipio di Mestre

Scandalo Palude, in corso il Consiglio comunale a Venezia. Il sindaco Brugnaro: "Mi ritengo innocente e lo dimostrerò in tutte le sedi opportune"
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Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al consiglio comunale oggi, 2 agosto 2024, dalle ore 10 presso il municipio di Mestre per chiarire la propria posizione riguardo l'indagine per corruzione della Guardia di Finanza, che lo coinvolge insieme ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, tra cui il capo di gabinetto Morris Ceron e il vice Derek Donadini e l'ex assessore alla Mobilità Renato Boraso. Già dalle 9 di questa mattina, numerosi manifestanti appartenenti a gruppi e comitati che nelle ultime settimane hanno chiesto le dimissioni del sindaco e della Giunta, si sono radunati in via Palazzo.

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Brugnaro: "Mi ritengo innocente e lo dimostrerò in tutte le sedi opportune"

E' iniziato alle 10 di questa mattina il Consiglio Comunale straordinario in cui il sindaco Brugnaro è chiamato a intervenire in merito all'inchiesta "Palude" che lo vede indagato, insieme ad altri esponenti dell'amministrazione comunale, per corruzione.

In apertura Giuseppe Saccà, del PD, ha ribadito ciò che le opposizioni chiedono da settimane: le dimissioni del primo cittadino.

"Lei sapeva e non ha fatto nulla", ha detto Saccà in riferimento all'accusa per corruzione dell'ex assessore Boraso. "Non ha fatto nulla se non richiamare all'ordine l'assessore Boraso, ma doveva essere lei a denunciarlo alla Magistratura".

"L'unica via di uscita sono le sue dimissioni", conclude Saccà. "Non ci sono alternative".

Dopo la richiesta di dimissioni dell'opposizione, ha preso la parola il sindaco Brugnaro:

"Io sono innocente e lo proverò in tutte le sedi opportune", ha dichiarato Brugnaro in apertura del suo intervento.

"Sono 9 anni che ricopro l'incarico di sindaco. Nove anni di duro lavoro e fatica, e oggi come premio sono qui a giustificarmi. Sono esterrefatto".

Brugnaro ribadisce: "Di Boraso non sapevo nulla"

Nel suo intervento, interrotto più volte da urla di protesta del pubblico presente in sala, il sindaco ha risposto alle accuse sulla vicenda dell'ex assessore Boraso.

"Ho letto delle intercettazioni sui giornali. In quelle occasioni, ero molto arrabbiato con l'assessore per il suo metodo politico superficiale, legato più alle promesse che ai fatti concreti", ha detto Brugnaro.

"Ma non potevo immaginare il resto. Se avessi avuto qualche dubbio, l'avrei denunciato alle autorità competenti".

"Se le accuse saranno confermate - prosegue Brugnaro - l'amministrazione comunale si costituirà parte civile. Sono sempre stato dalla parte della legalità e della legge. Ho assoluta fiducia nella magistratura".

Il Consigliere Martini: "Giù le mani da questa città"

Il consigliere Giovanni Andrea Martini, nel suo intervento, ha chiesto al sindaco Brugnaro di dimettersi e rivolgendosi alla maggioranza ha chiesto come possano i colleghi continuare a sostenere il primo cittadino:

"I colleghi di maggioranza, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, come fanno ancora oggi a sostenere il sindaco? Con che faccia e con quale credibilità si presenteranno alle prossime elezioni?", ha chiesto il consigliere Martini.

L'intervento del Consigliere Martini

E rivolgendosi poi al sindaco, "Lei signor sindaco ha avuto la possibilità di cambiare la città di Venezia, ma l'ha fatto nel peggior modo possibile, lasciando che i suoi affari personali prendessero il sopravvento.

Le dimissioni potrebbero restituirle la credibilità che ha perso. Si dimetta e restituisca ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Ha trascinato la città in un fango di interessi e bugie. Giù le mani da questa città".

L'intervento conclusivo: "Andiamo avanti"

Come previsto, non è stato un consiglio comunale tranquillo quello di questa mattina. Un acceso dibattito tra maggioranza e opposizioni quello che si è tenuto nel Municipio di Mestre.

Dopo gli interventi dei consiglieri, ha ripreso la parola il sindaco Brugnaro che appoggiato dai colleghi della maggioranza ha rinnovato l'intenzione di proseguire fino alla fine del suo mandato. Il sindaco ha ribadito quanto detto in apertura, la sua innocenza e la sua estraneità alla vicenda Boraso, sottolineando ancora una volta che ha piena fiducia nella magistratura.

Non è mancato un breve battibecco con il Consigliere Martini sulla provocazione dell'utilizzo delle pistole ad acqua contro i turisti, ma in conclusione il sindaco ha confermato che non si dimetterà e che proseguirà con il suo incarico.

Fuori da Via Palazzo la protesta dei cittadini

Mentre si susseguono gli interventi dei consiglieri comunali, all'esterno del palazzo municipale si è radunata una folla di protestanti composta da comitati, associazioni e cittadini.

Solo una quarantina di persone ha potuto accedere all'interno del Municipio.

I manifestanti, muniti di fischietti, manifesti e striscioni, chiedono a gran voce le dimissioni del sindaco. "Dimettiti" e "Fuori Brugnaro dalla laguna" sono i slogan che risuonano ripetutamente tra la folla.

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