Salvini archivia il terzo mandato di Zaia: "Ho in mente dieci nomi". Gelo con il governatore e spaccatura Lega in Veneto
Anche il leader del Carroccio frena sulla possibilità di uno Zaia-ter alla guida della Regione. Il Presidente veneto resta al momento in silenzio, ma dal suo entourage filtra un profondo fastidio
Tra Salvini e Zaia è calato il gelo. Le recenti dichiarazioni del Vice Premier, a margine della 95esima Adunata Nazionale degli Alpini a Vicenza, hanno acuito la spaccatura in Veneto tra il leader della Lega e il Presidente regionale. Il motivo riguarda la chiusura netta al terzo mandato e il fatto che il leader del Carroccio abbia già in mente dieci nomi per il dopo Zaia.
Salvini chiude al terzo mandato di Zaia e afferma: "Ho in mente dieci nomi"
Manca ancora un anno alle elezioni regionali in Veneto, che si terranno nel 2025, ma il tema inizia già da ora a rappresentare un campo di scontri e frizioni, soprattutto interne al partito che guida attualmente il territorio. Nella Lega, infatti, è calato il gelo totale tra il segretario nazionale Matteo Salvini e il governatore Luca Zaia. Il motivo, come anticipato, riguarda la chiusura definitiva posta dal Vice Premier al terzo mandato per i Presidenti di Regione.
"Solo la Lega lo voleva, ne prendo atto - ha dichiarato Matteo Salvini a margine della 95esima Adunata Nazionale degli Alpini a Vicenza - Cosa faccio, continuo a rifare la stessa proposta e votarmela da solo?".
E' stato però in questo frangente che il segretario del Carroccio ha "sganciato la bomba":
"Stiamo già ragionando sul prossimo governatore del Veneto e sarà della Lega - ha aggiunto - Ho almeno dieci nomi da proporre agli alleati, uno di questi è di una donna".
E' gelo tra Salvini e Zaia
Le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, pronunciate proprio nella Regione presieduta da Zaia, nonostante il momentaneo silenzio del governatore, concentrato in vista delle Elezioni Europee e delle Comunali che si svolgeranno il prossimo 8 e 9 giugno 2024, hanno però innescato un profondo fastidio all'interno del suo entourage.
I fedelissimi del Presidente regionale, infatti, si sono compattati attorno a lui, andando a sottolineare quella spaccatura interna alla Lega in Veneto che a più riprese si è manifestata apertamente.
"Il peso che Zaia ha non è sostituibile, credo sia prematuro dare per sorpassato il Presidente" - ha detto il capogruppo a Palazzo Ferro Fini Alberto Villanova, precisando come la battaglia per il terzo mandato andrà comunque avanti.
"Credo che il dopo Zaia, anche se è prematuro parlarne, sia imprescindibile dall'opinione del governatore" gli fa eco Mario Conte, sindaco di Treviso, lanciando un appello perché tutto il partito rimanga concentrato sulle Europee e amministrative alle porte.
A seguito delle dichiarazioni di Matteo Salvini, la Lega ha reso pubblica una nota di chiarimento:
"Il prossimo governatore del Veneto sarà della Lega. Nella convinzione che il vincolo dei due mandati per il Presidente di Regione sia una limitazione alla libertà di scelta dei cittadini - tanto che la Lega è stata l'unica forza in Parlamento a chiederne la modifica - continueremo a lavorare al massimo per il bene supremo del territorio. Luca Zaia è un patrimonio per i Veneti e per tutti gli italiani: potrà ambire a fare qualunque cosa".
Nonostante il partito sia predisposto a spingere verso un'apertura al terzo mandato per i Presidenti di Regione, questa chiusa finale rappresenta un po' un chiaro intento ad andare avanti. Resta però ora da capire quali siano i dieci nomi che il Vice Premier Salvini ha in mente per le elezioni regionali del 2025.