Riaprire le chiese a Pasqua? Zaia "sconfessa" Salvini: "Celebrazioni religiose occasione di grandi contagi"
Il governatore: "Se i veneti stasera scendessero nelle piazze, so già che avrò un'impennata nelle terapie intensive fra una decina di giorni".
Niente da fare. Non ancora. Anzi a maggior ragione, proprio ora che le cose stanno, seppur poco, migliorando, non è il caso. Anche il governatore del Veneto Luca Zaia contro Matteo Salvini, che ha chiesto di riaprire le chiese per Pasqua ("In un momento come questo c'è bisogno anche di Dio", ha dichiarato due giorni fa il leader della Lega).
Zaia "sconfessa" Salvini
"Nella letteratura ci sono stati grandi casi di contagio nelle celebrazioni religiose - ha tagliato il presidente della Giunta regionale veneta - L'emergenza non è finita: se ipoteticamente i veneti stasera scendessero nelle piazze, io so già che avrò un'impennata nelle terapie intensive fra una decina di giorni".
"Celebrazioni occasione di contagi"
E in effetti i dati sono sempre più confortanti. Le ultime rilevazioni ufficiali parlano di solo 181 contagi in più in tutta la regione, ma soprattutto per la prima volta calano i ricoverati nelle terapie intensive (-2), ma non è finita, perché anche le persone in isolamento domiciliare scendono sotto l'emblematica soglia delle 20mila unità (sono 19987).
Unico dato che ancora non risulta positivo è il numero dei decessi (23) che purtroppo supera ancora quello de guariti (11).