Nuova ordinanza Zaia, denuncia d’ufficio per chi rifiuta ricovero: “Stretta sui casi di virus importato”
Scatta l'obbligo di doppio tampone per tutti quelli che entrano ed escono dal Veneto dopo un viaggio di lavoro in un paese diverso da quelli europei.
Era molto attesa, ecco la nuova ordinanza annunciata da Zaia: i dettagli.
Bollettino aggiornato
1.013.676 tamponi effettuati, positivi 19.327 (+9), isolamento 768 (-13), morti 2.024 (+1), ricoverati 169 (16 positivi al Covid), terapia intensiva 10 (2 con Covid), dimessi 3.611, nati 76.
“Conferma del trend positivo che abbiamo da molto, situazione sotto controllo e di tranquillità per il Veneto – ha detto Zaia – Resta il fatto che non bisogna abbassare la guardia, il virus come abbiamo visto circola ancora”.
Poi c’è il grande tema dei “contagi da fuori”, importati: “Non si parli di razzismo o altre menate, è solo una questione di salute pubblica”.
Il tema del virus “importato”
Sulla nuova ordinanza, prima di presentarla il Governatore ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa:
“Non ho mai fatto retromarcia come hanno sostenuto alcuni, non ho mai annunciato venerdì scorso un nuovo lockdown o restrizioni a cittadini o attività – ha esordito Zaia – Dal 1 di luglio in Veneto abbiamo avuto 28 contagi, una inezia dal punto di vista epidemiologico: ma 15 di questi sono casi di virus importato”.
Ecco l’ordinanza
Poi ecco il tanto atteso provvedimento, che vuole rispondere proprio al problema emerso di chi “si porta a casa il virus” come successo per il manager vicentino:
- Obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni nei seguenti casi: contatto a rischio con chi già positivo al tampone; ingresso o rientro in Veneto da paesi diversi da quelli europei; compresenza di sintomi di infezione respiratoria o più di 37,5° di febbre;
- Isolamento in strutture extra alberghiere: in sostanza se c’è l’Ulss che fatica a mettere in isolamento persone nel domicilio, può trovare strutture ad hoc
- Obblighi per chi rientra dal’estero per lavoro: tutti quelli che entrano ed escono dal Veneto dopo un viaggio di lavoro in un paese diverso da quelli europei, scatta l’obbligo di tampone (2 a distanza di 5-7 giorni se primo negativo).
- Obbligo di denuncia e segnalazione: da oggi tutti quelli in isolamento vengono segnalati a sindaco, prefetto e autorità giudiziaria
- Rifiuto di ricovero: se uno è positivo ma rifiuta il ricovero, scatta d’ufficio la denuncia
- Sanzioni: mille euro di sanzione in caso di violazione dei punti 1 e 2, se si viola articolo 3 al datore di lavoro sanzione di mille euro per ciascun lavoratore dell’azienda; se un positivo va in giro c’è anche l’arresto e il carcere.
Mi auguro che poi dal Governo arrivi un decreto che imponga il “ricovero coatto”, ha concluso Zaia.